Vino biologico, vino naturale e vino biodinamico alla scoperta delle differenze
Il vino biologico nel bel paese è in continua crescita.
A frenare è stata la Sicilia, che resta tuttavia la regione leader del vino bio Made in Italy, mentre a trainare sono le regioni del centro nord. Ma il futuro del vino bio è previsto roseo anche grazie ad una maggiore consapevolezza del consumatore che ha a cuore il mangiar e il bere bene, questo vuol dire credere nel vino senza agenti chimici di sintesi durante la coltivazione in vigna e l’uso limitato o totalmente assente di solfiti una volta giunto in cantina per la conservazione in attesa dell’imbottigliamento.
L’Italia in ogni caso è tra i primi tre produttori mondiale, sul podio con i suoi 105 mila ettari iscritti al ‘Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica’. Una cifra di tutto rispetto quella nostrale, nonostante il rallentamento, e che vede il vecchio continente a farla da padrone con circa l’84% del vino bio prodotto in Europa grazie anche a Regolamento Ce 834/07 ed entrato in vigore in tutto il territorio comunitario il 1 luglio 2012, che definisce le caratteristiche e mette paletti ben precisi. Si prevede che entro il 2020 il vino bio, con tutte le sue sfaccettature, rappresenterà il 30% della produzione. Ma appunto quando si dice vino biologico si fa riferimento ad una macrocategoria che si divide però in varie sottocategorie che ora andremo ad illustrare. Salute!
Vino biologico una produzione con più varianti
I vini biologici per essere definiti come tali devono attenersi ai regolamenti Ce 834/07, 889/08, 203/12 e i produttori per avere il logo devono ottenere la certificazione da un organismo autorizzato.
- la scelta dell’uva deve essere determinata e certificata a seconda di certe caratteristiche bio che principalmente consistono in assenza di determinati agenti chimici quali: diserbanti, fitofarmaci e pesticidi con alcune deroghe indicando chiaramente i limiti massimi consentiti.
- divieto di uso nel processo successivo di vinificazione di coadiuvanti e additivi.
- nella fase dell’imbottigliamento devono essere diminuiti i quantitativi di anidride solforosa rispetto al vino tradizionale.
- il produttori si devono dotare di determinate certificazioni e i vini devono essere sottoposti a controllo prima di essere venduti sul mercato con il marchio del logo.
- tranciabilità di tutti i processi.
- alla fine di questo processo può essere apposto il logo e il vino immesso sul mercato.
Il vino naturale senza regole ma con principi etici
Per vino naturale si intendono generalmente quello i cui produttori pur non aderendo per varie ragioni ai regolamenti del vino biologico sono comunque attenti e rispettosi di una parte o tutte le tematiche della coltivazione bio. Si tratta generalmente di produzioni legate al territorio su vigneti di bassa resa, fate principalmente da piccole aziende che uniscono tradizioni, cultura e caratteristiche bio/climatiche del luogo dove producono.
Generalmente le caratteristiche nella produzione di vino naturale sono:
- nessun utilizzo di sostanze chimiche.
- rispetto della natura e della cultura del territorio.
- seguono il cliclo della natura.
- piccole produzioni.
L’assenza di regolamentazione tuttavia fa sì che non ci siano né linee guida fisse né controlli, sta quindi al consumatore finale testare e giudicare il prodotto.
Il vino biodinamico vuol dire credere in quello che si fa
Il vino biodinamico è in sintesi il prodotto dell’agricoltura biodinamica. Alcuni pensano a una moda new age altri la considerano un vero e proprio stile di vita che lega prodotti e natura. Ma cerchiamo di capire che cos’è precisamente. In pratica il tutto nasce dalle teorie del filosofo, esoterista austiaco Rudolf Steiner e si basa sulle influenze astrologiche sulle piante e sul terreno cercando attraverso delle pratiche di rimettere nella giusta connessione tutti gli elementi della natura. Vengono banditi agenti chimici, viene fatto un limitato dei macchinari agricoli. Vengo usati dei preparati che stimolano la formazione del humus e la reattività delle piante agli agenti esterni. In pratica si cerca di prevenire la formazione di malattie delle piante aumentando la loro salute fisica ed energetica. Data la non provata attendibilità scientifica, l’agricoltura biodinamica spesso è fonte di perplessità, anche perché non vi è allo stato attuale una definizione univoca su quello che in realtà comporta questo tipo di agricoltura . Esiste tuttavi una associazione privata di produttori di vino biodinamico con sede in Italia (Demeter International) che certifica l’autenticità del prodotto attraverso un marchio, in parte nei controlli si appoggia al regolamento europeo per i vini biologici, per altri usa parametri ancora più restrittivi.
Vini vegan per una produzione cruelty free
Questa tipologia di vino bio, assieme al biologico standard, è quella che negli ultimi anni ha registrato aumenti più consistenti, sia nella quantità di vino prodotto sia nella domanda. Ma cerchiamo di capire quali sono le differenze con il vino adatto per esempio a una dieta vegetariana rispetto a quella vegan. In generale si parte dal comun denominatore che non devono avere ingredienti o derivati da prodotti di origine animale ottenuti dall’abbattimento di un essere vivente o dalla sua sofferenza. Nei prodotti vegan è vietato l’utilizzo non solo di prodotti di origine direttamente o indirettamente animale abbattuti, ma anche derivati da animali non uccisi. Quindi in sostanza qualsiasi prodotto di origine animale come per esempio le uova o la caseina. Tutto il processo va monitorato, dall’aratura iniziale dei terreni alla produzione, per esempio nella fermentazione e nella lavorazione del vino vengono spesso usati coadiuvanti tecnologici di origine animale che ultimato il processo rimangono sedimentati nel fondo e tolti, ma non è detto che non vi rimanga traccia. In attesa di una regolamentazione comunitaria come nel caso del vino biologico, la produzione di vino vegan si affida a marchi di associazioni private che controllano l’autenticità del prodotto, come la certificazione Qualità Vegetariana Vegan® .