Il Ligneah il materiale per la moda ricavato dal legno: naturale, sostenibile e cruelty free.
Quando la passione per la moda e il design si incontrano con l’amore per la natura e gli animali nasce la necessità di sperimentare e creare soluzioni, in queste situazioni l’intelligenza e la creatività dell’uomo unite alla tecnologia possano dar vita ad idee geniali ed innovative. In una sola parola Ligneah. Si tratta di un innovativo materiale tessile nato dall’intuizione della designer Marta Antonelli in collaborazione con il padre Marcello (nella foto insieme), che anno dato vita a questo prodotto ricavato dal legno che risponde alle esigenze della moda in fatto di morbidezza e flessibilità, con il valore aggiunto di essere totalmente naturale e cruelty free, nonché ottenuto da legno proveniente da foreste gestite in maniera etica. Oltre alla produzione del materiale con My Mantra ha dato vita a un vero e proprio Brand, OOd in cui viene proposta una collezione di accessori moda, il cui obbiettivo è far comprendere a pieno il senso e le potenzialità del Ligneah e le svariate possibilità di utilizzo. Natural Mania ha contattato Marta Antonelli che ci ha raccontato in prima persona la sua esperienza, la sua filosofia e il modo con cui vuole portare avanti questa sua sfida ‘green’ nel mondo della moda italiana e non solo…
Marta, parlaci innanzitutto del tuo percorso umano e professionale che ti ha portato a diventare una fashion designer e soprattutto della tua scelta di sperimentare un percorso in chiave cruelty free nella creazione di un materiale tessile di basso impatto ambientale ricavato dal legno.
Il mio percorso nel mondo della moda è iniziato circa 8 anni fa, quando decisi di iscrivermi al Corso di Design di accessori di moda presso lo IED di Roma. Sempre in questo contesto di studi nasce in me il desiderio di approcciare ad un concetto di moda sostenibile; sentivo fortemente di dover conciliare la mia passione con la moda con il mio profondo rispetto per gli animali e l’ambiente. Sempre circa 7 anni fa divenni vegetariana; apportando importanti cambiamenti al mio stile di vita.
Come è nata l’idea del Ligneah? Spiegaci di cosa si tratta e i suoi impieghi?
Ligneah nacque un po’ inaspettatamente, anche se il desiderio di trovare un’alternativa alla pelle si faceva sempre più presente nella mia testa; così un giorno sfogliando una rivista di moda, mi soffermai a guardare un paio di stivali di pitone; fu in quell’esatto momento che ebbi un’intuizione; pensai ad un materiale rigido come il legno che lavorato con quello stesso sistema di piccole, scaglie come la pelle di pitone, poteva trasformarsi in un materiale morbido e flessibile. Ne parlai subito con mio padre e fu lui che dopo settimane di esperimenti e prove riuscì a trovare nel laser il mezzo attraverso cui rendere la mia idea tangibile e realizzabile. Studiammo per mesi il processo di lavorazione; sottili fogli di legno dovevano essere accoppiati ad un tessuto tramite un collante e successivamente la superficie del legno veniva micro-incisa con una speciale lavorazione laser; da qui nasce il brevetto Ligneah che proprio nel 2016/2017 è stato riconosciuto ufficialmente (dopo 5 anni) in paesi come il Giappone e la Russia.
Come scegliete il legno? Anche in questo caso viene fatta una scelta etica?
Ci appoggiamo a fornitori di legno che posseggono tutte le certificazioni che attestano che il legno ha una determinata provenienza e una filiera di lavorazione sostenibile; inoltre da due anni circa ci avvaliamo della certificazione FSC® per alcuni legni che acquistiamo.
Che impatto ha avuto con il mercato? Dopo quanto tempo ci sono stati i primi riscontri?
Inizialmente e tutt’ora c’è sempre stato un grande interesse nei confronti del nostro materiale; ma allo stesso tempo c’era una certa diffidenza e timore nel suo utilizzo. Tutte le novità si sa che spaventano, così abbiamo iniziato a creare noi stessi dei prodotti finiti con il nostro materiale( da cui è nato il brand OOD) anche per dare dimostrazione di come il materiale Ligneah fosse assolutamente lavorabile e adatto a lavorazioni che sono solite essere effettuate con materiali come pelle o similpelle.
Abbiamo iniziato ad avere i primi riscontri concreti dopo circa due anni dall’inizio della nostra attività.
Spiegaci le ragioni perché un’azienda o un consumatore finale dovrebbero usare un capo di moda prodotto con il Ligneah rispetto a un tessuto tradizionale? Sia a livello etico, pratico e perché no di gusto.
Si parla molto di prodotti vegan e sostenibili, ma in realtà molti di questi prodotti hanno ben poco di naturale; per esempio la similpelle viene spesso utilizzata per la realizzazione di prodotti vegan, ma è un materiale derivato dalla plastica e quindi non è sostenibile; il nostro ligneah invece è sia crueltyfree, sostenibile e biodegradabile. Il suo successo è dovuto proprio al connubio di etica e stile; l’impatto visivo è simile a quello della pelle; il suo aspetto e le sue molteplici lavorazioni gli conferiscono unicità ed esclusività.
Oltre a produrre per aziende con My Mantra hai creato un brand, OOD in cui proponi una propria collezione di borse, bracciali, portachiavi e portafogli. Si tratta di un tentativo di voler essere protagonista in prima persona nel mondo della moda in chiave cruelty free o vuoi in ogni caso ‘condividere’ l’idea del Ligneah con altri protagonisti del settore?
Il brand (che prima si chiamava come il materiale ovvero ligneah) è nato in concomitanza con il materiale stesso. Infatti in occasione della nostra prima presentazione ufficiale nel settembre 2012 presso la fiera So Critical So Fashion a Milano; abbiamo presentato non il materiale in sé ma il materiale sotto forma di accessori moda. Questa scelta è stata fatta proprio perché fosse compreso il senso della nostra invenzione, dove venisse evidenziata la forte potenzialità del materiale e le sue applicazioni. Così facendo abbiamo mostrato che un materiale che da sempre veniva concepito solo come rigido poteva ora essere piegato, cucito, preformato, etc.
Il nostro brand è uno dei pochi che tutt’ora utilizza oltre al nostro ligneah tutti materiali(sia per i rinforzi interni non visibili all’esterno che per le fodere) sostenibili e cruelty free. Ho inoltre fortemente voluto mostrare come lo stile e la sostenibilità potessero coesistere; creando accessori moda al passo con i tempi e con un’attenzione particolare alle linee e al design, coniugando così tradizione, innovazione, sostenibilità e Made in Italy.
OOd è partner di Tree-nation e si impegna a piantare un albero per ogni accessorio venduto. Parlaci di questo importante e significativo progetto con cui collaborate.
Sin da subito abbiamo voluto sottolineare il nostro reale interesse e rispetto nei confronti dell’ambiente; impegnandoci attivamente attraverso i nostri prodotti a fare qualcosa di positivo e concreto. Piantando un albero per ogni prodotto venduto si conferisce al prodotto stesso ben più del valore dell’oggetto in sé; si contribuisce ad un progetto molto più ampio, consentendo così al consumatore finale di sentirsi parte di quel progetto e non un semplice acquirente.
In questi anni hai ricevuto diversi riconoscimenti che sicuramente ti hanno fatto piacere e ti hanno permesso di farti conoscere, ma oltre a questo pensi che in Italia ci sia sensibilità per una moda etica, crueltyfree ed eco-sostenibile? Dicci la tua opinione…
Mi fa piacere notare che le persone e soprattutto in Italia siano molto più attente a ciò che acquistano, come dico sempre la vera rivoluzione la facciamo ‘ al supermercato’; siamo noi che scegliamo il nostro futuro anche attraverso ciò che acquistiamo e possiamo consentire al mercato etico e sostenibile di essere sempre più forte. In questo senso anche i social hanno aiutato a diffondere delle realtà sconosciute, spesso in maniera molto diretta attraverso video e documentari, ma almeno hanno mostrato ciò che spesso ignoriamo quando acquistiamo un prodotto. Ora quando si acquista si legge la provenienza, la composizione del prodotto, etc ; ora si compra di meno ma si sceglie con più accuratezza e si è disposti a spendere un po’ a favore della qualità e della sostenibilità.
Parliamo del presente ovvero della collezione Ligneah soprattutto delle novità e del futuro…che progetti hai (se si possono dire) sia per MyMantra che per Ood?
Ora siamo in una fase riorganizzativa, stiamo reimpostando sia il brand che l’azienda; vogliamo crescere ogni anno di più, migliorandoci e imparando dagli errori; per noi è stato molto impegnativo buttarci in un progetto nuovo e complesso come questo; gestiamo tutto dalla produzione del materiale alla realizzazione dei prodotti e tutto rigorosamente in Italia. Siamo passati dall’essere una start up innovativa ad una vera azienda; ed ora siamo pronti per fare il grande passo con tante novità…
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