Come scegliere spiagge e stabilimenti balneari ecologici e sostenibili?
Ci accingiamo a partire per le meritate e sospirate vacanze in cui vogliamo trovare pace e relax.
Ci piace rilassarsi in spiaggia al sole sopra una comoda sdraio e sotto l’ombrellone dobbiamo perciò decidere il lido e lo stabilimento balneare ecologico giusto per noi, privilegiamo delle vacanze ed un turismo ecologico e sostenibile.
Daremo sicuramente un occhio prima ai prezzi dello stabilimento balneare, alla posizione e al comfort ma da brave persone amanti del greenstyle ci dovremmo chiedere quanto sia ecologico lo stabilimento balneare che ci andrà ad ospitare.
Ci sono vari fattori che andremo di seguito ad elencare, ci piace segnalare che esiste dal 2015 un marchio ‘Lidi sostenibili ed ecologici’ creato dalla collaborazione di diversi associazioni ed istituzioni come Legambiente, Donnedamare, il Centro di ricerche universitario in Scienze ambientali e la Cattedra Unesco in bioetica e diritti umani dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, chi si fregia di tale Ecolabel (ISO 13009) deve rispettare un insieme di parametri e di scelte innovative che ne determinano le caratteristiche green.
Andiamo ora a scoprire quali sono e mi raccomando prendete gli appunti giusti per fare la scelta giusta ed optare per le vostre vacanze al mare per una spiaggia e lido ecologici.
Scegliere spiagge e lidi ecosostenibili ed ecologici a partire dai materiali usati e accesso ai disabili
I materiali usati sono un importante fattore da prendere in considerazione, cabine, chioschi e passerelle in materiale riciclato o in legno acquistato da coltivazioni che rispettano dei criteri di sostenibilità e rispetto della biodiversità e protetto con isolanti e vernici naturali. Anche le strutture come bar e ristorante possono essere costruiti in un materiale ecologico come il legno (leggi anche: I vantaggi di costruire case in legno per una architettura ecologica e sostenibile)
Altro fattore importante per un lido ecologico e sostenibile sarebbe quello di poter smontare gran parte delle strutture a fine stagione in modo da lasciare liberi gli arenili durante i medi invernali. I lidi sostenibili devono anche essere fruibili a tutti, quindi le passerelle, le cabine e i bagni devono essere accessibili ai disabili e a chiunque abbia problemi di deambulazione, uno stabilimento balneare ecologico deve promuovere buone pratiche ecologiche in spiaggia e contribuire alla diffusione di una cultura green tra i turisti.
Riciclo dei rifiuti e risparmio idrico: la tutela dell’ambiente in spiaggia
Nelle strutture dello stabilimento balneare devono essere presenti vari punti di raccolta differenziata e il regime delle acque deve essere gestito in maniera ottimale in modo da non creare dispersione e quando è possibile riciclo come nel caso delle piscine e nelle docce. I bagni e le docce devono essere a gettoni in modo che l’acqua non venga gestita in maniera impropria dagli avventori, in ogni caso mettere dei cartelli (simpatici) sulle ‘buone pratiche’ che invitano ad un utilizzo saggio delle risorse idriche (leggi anche: come risparmiare l’acqua in casa) e a non gettare oggetti nei tubi di scarico.
Qualora lo stabilimento balneare disponga di bar o di un punto di ristoro per essere un lido sostenibile e rispettoso dell’ambiente, devono essere rispettati determinati standard sia nello smaltimento dei rifiuti che nella differenziazione tra rifiuti organici e non, le stoviglie utilizzate devono essere fatte con materiale riciclato o non monouso mentre nelle cucine devono essere utilizzati saponi e detersivi ecologici certificati Ecolabel.
In ogni caso predisporre ogni accorgimento possibile per la riduzione dei rifiuti non biodegradabili e di scarto.
Uso di energie alternative e risparmio energetico in spiaggia
E’ opportuno per un lido sostenibile di dotarsi di ombrelloni fotovoltaici (perché puntare sull’energia fotovoltaica) e di predisporre pannelli solari nella zona docce, attualmente con determinate tecnologie e alcuni accorgimenti uno stabilimento balneare potrebbe essere vicino all’autosufficienza energetica almeno per l’acqua calda.
Le illuminazioni notturne non devono essere a carattere impattante e possibilmente si devono servire di lampioni a led.
Promozione di attività green e della quiete in spiaggia
Nei servizi accessori devono essere compresi sport e attività a impatto 0 come le biciclette, i pedalò o le canoe. Va promosso in genere lo sport che abbia come punto di riferimento il rispetto per l’ambiente e la conoscenza del territorio come escursioni, trekking, whale watching.
Disincentivare l’uso di moto d’acqua, motoscafi e gommoni e tutte le attività che hanno un impatto inquinante nel territorio.
Promuovere la quiete ed attività di incontro e amicizia tra gli ospiti, mettere ad una giusta distanza gli ombrelloni e i lettini l’uno dall’altro per dare il giusto livello di privacy per vacanze antistress. Fare attività ludiche e laboratori per i bambini all’insegna del riciclo creativo dove assieme al gioco vengono uniti divertimento, socializzazione ed educazione ambientale.
I bar dei lidi e stabilimenti balneari ecosostenibili servono cibo a km zero e promozione dell’enogastronomia locale
Cibo è cultura, questo recita un vecchio detto che noi approviamo in pieno e che vorremmo fosse adottato su tutte le spiagge, su tutti i lidi e negli stabilimenti balneari che vogliono essere ecologici e rispettosi della natura.
Gli stabilimenti balneari che hanno al loro interno punti di ristorazione devono promuovere la filiera corta e i prodotti del territorio inserendoli tutti i giorni nei piatti che offrono e magari privilegiare l’alimentazione vegetariana e vegana.
Graditi nell’ora dell’aperitivo vegetariano oltre all’immancabile spritz, degustazioni enologiche di vini del territorio accompagnati da prodotti sempre della gastronomia a km 0, in questa maniera oltre a fare accoglienza per se i lidi ecosostenibili diventano strumenti di promozione della cultura del luogo.
Devono inoltre essere presenti delle varianti per i vegetariani, i vegani e molto importante per i celiaci e le persone con varie intolleranze (ex lattosio), in questi casi le cucine devono essere fornite di spazi separati sia di conservazione che di lavorazione in modo da non mischiare gli alimenti.
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