Da diversi anni le nostre vite sono immerse nel Digitale Diffuso.
Siamo alla vigilia, senza averne forse troppa consapevolezza, di un nuovo cambiamento epocale nella storia della rete.
Da un lato si è consolidato il modello di business delle grandi piattaforme digitali (nato ad inizi degli anni 2000, con la nascita del web 2.0) che vede al centro la datizzazione degli utenti fin dalla nascita (i nostri dati, le tracce che lasciamo navigando in rete, le nostre interazioni, post, commenti, condivisioni) e l’esplosione della pubblicità nelle nostre navigazioni in rete.
Dall’altro siamo alla vigilia di un digitale diffuso anche nei “normali” elettrodomestici (la così detta internet delle cose), nelle interfacce vocali ed ambientali (ad esempio Alexa che possiamo interrogare senza la mediazione di un dispositivo digitale ma semplicemente usando la nostra voce) ed un domani non troppo lontano della realtà virtuale del Metaverso (da poco annunciato da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook).
Senza contare l’utilizzo sempre più massiccio delle intelligenze artificiali (AI) basate sul “machine learning” che potrebbero sostituirci in diverse professioni lavorative (si pensi banalmente all’utilizzo dei “bot a risposta automatica” nell’assistenza ai clienti oppure nella scrittura di contenuti ed articoli).
Che cos’è la sostenibilità digitale?
La sostenibilità digitale è una branca della sostenibilità ambientale che include l’utilizzo responsabile delle tecnologie digitali. Si tratta di una pratica volta a ridurre l’impatto ambientale negativo che le tecnologie digitali hanno sull’ecosistema. La sostenibilità digitale è un modo per assicurare che le tecnologie digitali siano utilizzate in modo responsabile e sostenibile, sia per l’ambiente che per le persone.
Perché un digitale sostenibile è importante?
Le tecnologie digitali hanno un impatto sull’ambiente, leggi: quanto inquina internet? Ad esempio, l’uso di apparecchiature elettroniche come computer, tablet e smartphone, così come l’utilizzo di reti wireless, può aumentare l’inquinamento atmosferico e il consumo di energia. Anche l’utilizzo di dati in grande quantità può contribuire ad un aumento dell’inquinamento da emissioni di CO2 prodotte dai server. Inoltre, l’utilizzo di materiali di produzione non sostenibili può contribuire all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo.
Quindi, è importante che le persone prendano consapevolezza dell’impatto ambientale delle tecnologie digitali e adottino una pratica di sostenibilità digitale responsabile. È importante anche che le aziende e le organizzazioni prendano misure per ridurre la propria impronta digitale e assicurare che le loro tecnologie siano sostenibili.
Consigli per la sostenibilità digitale nel nostro quotidiano
Ci sono alcuni semplici passi che tutti possiamo intraprendere al fine di adottare una sostenibilità digitale responsabile:
- Utilizzare dispositivi a basso consumo energetico: optare per dispositivi elettronici a basso consumo energetico come computer portatili, tablet e smartphone a basso consumo di energia. Evitare di lasciare accese le apparecchiature elettroniche quando non sono in uso. Leggi: Caro energia: come risparmiare su acqua, gas e luce in cucina e Gli elettrodomestici che consumano piú energia elettrica
- Evitare il consumo eccessivo di dati: limitare l’utilizzo di applicazioni che consumano grandi quantità di dati, come video streaming e giochi online. Se necessario, utilizzare una connessione cablata invece di una rete wireless.
- Riciclare i dispositivi elettronici: smaltire correttamente i dispositivi elettronici usati, come computer, tablet e smartphone, al fine di ridurre l’impatto ambientale.
- Utilizzare materiali sostenibili: prediligere l’utilizzo di materiali di produzione sostenibili, come plastica riciclata, prodotti riciclati e materiali biodegradabili.
- Evita di acquistare sempre online e sostieni i negozi del tuo quartiere. Leggi anche: Abbiamo davvero bisogno del Black Friday?
Adottando questi semplici passi, possiamo contribuire al benessere di tutti contribuendo a una pratica responsabile nell’utilizzo delle tecnologie digitali.
Come affrontare il cambiamento digitale sempre più diffuso nel quotidiano?
Non abbiamo risposte certe ma ci limitiamo a proporre alcuni spunti all’insegna di due direttrici che riteniamo fondamentali: consapevolezza e conoscenza del digitale diffuso che ogni giorno utilizziamo (per tante ore al giorno) e sostenibilità digitale (intesa sia lato benessere ambientale sia lato benessere individuale per evitare abusi e dipendenze da internet purtroppo sempre più diffuse).
Sostenibilità e consapevolezza digitale vanno infatti a braccetto, si sostengono!
Per esempio consapevolezza dei meccanismi (spesso opachi) che regolano gli algoritmi di Google o di Facebook conoscere è sempre un primo passo verso scelte più consapevoli. Ma pensiamo anche ai rider del cibo a domicilio sempre più sottoposti ai ritmi inumani degli algoritmi delle piattaforme. O agli algoritmi applicati nelle risorse umane per la selezione dei candidati ad un lavoro oppure per l’erogazione di un mutuo in banca.
Per una sostenibilità del digitale diffuso
Sostenibilità del digitale, come detto intesa in una duplice accezione: ambientale e nei tempi e qualità di vita delle persone, dato che passare sempre più ore attaccati ad uno schermo in attesa di notifiche è appurato non sia salutare.
Vogliamo ricordare come il concetto di sostenibilità NON sia recente, è da inizio degli anni 70 del secolo scorso che scienziati ed attivisti ecologisti ma non solo mettono in risalto come la biodiversità fosse in pericolo a causa dei cambiamenti climatici.
Lo sviluppo sostenibile è oggi, con grave ritardo, diventato un elemento essenziale per la sopravvivenza dell’umanità e deve diventarlo anche nel mondo digitale (ricordiamoci che il digitale non è virtuale, richiede energia, materiali, fabbriche e non solo, quello che facciamo sul web influisce nelle nostre vite quotidiane – si pensi ad un post fatto magari senza pensare su un social di cui ci pentiamo troppo tardi, quando oramai non ci sarà possibile rimuoverlo o ai reati legati al cyberbullismo…).
L’idea di sostenibilità digitale porta avanti la proposta di una crescita responsabile e non infinita (impossibile in un mondo di risorse finite), pensando ad alternative all’uso di combustibili fossili, al risparmio energetico, alla riduzione delle sostanze inquinanti e alla creazione di una consapevolezza collettiva che ci porti ad utilizzare il digitale in modo sano e conviviale.
Mettere la tecnologia al servizio dell’umanità e non viceversa è una delle sfide della sostenibilità digitale. Non solo dobbiamo anche considerare l’onnipresenza delle piattaforme commerciali che oramai costituiscono la gran parte del web (le GAFAM, le multinazionali dell’IT occidentali: Google, Apple, Facebook (Meta), Amazon, Microsoft)
Il digitale inquina l’ambiente (ne abbiamo parlato in: Quanto inquina internet?) come inquina (e molto) l’obsolescenza programmata dei nostri dispositivi digitali spesso imposta dai produttori e dagli sviluppatori di software che rendono obsoleti i nostri dispositivi dopo pochi anni, questo un primo elemento fondamentale, contrastare l’obsolescenza tecnologica, spesso indotta per motivi di puro profitto.
Pensiamo anche che la sostenibilità digitale passi per la consapevolezza del digitale, sulla comprensione del perché ci viene proposto sulle nostre bacheche un determinato contenuto, su interfacce web che siano al servizio dell’utente e non siano progettate per tenere “incollato l’utente” il più possibile sulla piattaforma magari a “ingannare il tempo”.
Pensiamo che solo una discussione aperta e collettiva sul digitale diffuso nel nostro quotidiano possa permetterci di affrontare il cambiamento senza preconcetti, senza esserne schiacciati e possibilmente per rendere la tecnologia digitale sostenibile e a vantaggio di tutta l’umanità, non solo delle grandi multinazionali del Tech.
Un dialogo tra persone con opinioni, sensibilità, competenze diverse che possa contribuire ad affrontare e comprendere la complessità del digitale diffuso. Lo abbiamo fatto anche noi a partire dall’ascolto e poi dalla lettura di Digitale diffuso Un puzzle di voci per rafforzare la nostra consapevolezza digitale a cura di Vincenzo Bianculli, Enrico Bisenzi, Mirella Castigli, Marco Pini [ebook gratuito ed a libero accesso].
Un puzzle cross-mediale e corale composto da interviste, saggi, testimonianze ed approfondimenti per contribuire al dibattito su alcune questioni strategiche come il confronto generazionale, il ruolo degli algoritmi nelle nostre vite digitali, la questione di genere, la voglia di informazione grazie al web ma anche l’indubbia amplificazione delle fake news dovuta anche ai meccanismi algoritmici delle piattaforme social, le dipendenze digitali, la DAD e la formazione a distanza; interviste ad esperti del settore ma anche voci dei dirette/i interessate/i che ogni giorno si confrontano / scontrano con il digitale diffuso.
Non ci sono ricetti facili, ma riteniamo importante, un dibattito aperto su queste tematiche che sono e saranno sempre più al centro delle nostre vite.
Digitale diffuso
Digitale diffuso Un puzzle di voci per rafforzare la nostra consapevolezza digitale a cura di Vincenzo Bianculli, Enrico Bisenzi, Mirella Castigli, Marco Pini
L’Ebook “Digitale Diffuso” è stato realizzato a partire dai principi del design accessibile ed inclusivo, disponibile in formato solo testo per non vedenti, PDF e Epub.