Un sogno trasformato in realtà, un’idea divenuta un progetto sostenibile e completamente plastic free.
Stiamo parlando di Serendipity il negozio online, aperto da una giovane imprenditrice Fabiana Cakilli, che commercializza oggetti dei più vari ed utili (borracce, saponi, spazzolini, posate e cannucce ecc…) con un unico comune denominatore: l’essere privi di materiali plastici ed essere conformi a criteri di sostenibilità ambientale e di economia circolare, senza tralasciare la bellezza e la qualità che con questi materiali assieme alla lavorazione artigiana è garantita. Natural Mania Magazine è andata ad intervistare Fabiana che ci spiega la genesi del suo progetto, le peculiarità di quello che propone, i prodotti ed i materiali che rendono il suo lavoro speciale e meritevole di essere raccontato come esempio di nuova imprenditoria di quella branca che si chiama Green Economy che dovrà diventare il motore di sviluppo primario per gli anni a venire.
Raccontaci cosa è Serendipity , di come è nata l’idea di uno shop plastic free e della filosofia che guida le tue scelte nei materiali e nell’oggettistica.
Serendipity è un e-commerce di prodotti esclusivamente plastic free, che vende alternative alla plastica monouso nella vita quotidiana. Spedisco in tutta Italia entro 48h e anche il materiale che uso per la spedizione rispetta l’ambiente: non usiamo plastica nei nostri imballaggi, solo carta e le patatine in polistirolo biodegradabile che si sciolgono a contatto con l’acqua. Nel negozio online di Serendipity si possono trovare shampoo solido, dentifricio in crema in barattoli di vetro o in pastiglia, detersivo solido per i piatti e spugne in luffa. La varietà dei prodotti copre varie aree, dal bagno, alla cucina, pulizie, viaggio e bambini. Il progetto nasce da un’esigenza di fare qualcosa di concreto per contrastare l’inquinamento da plastica usa e getta. Nasce per il bisogno di condividere con altri la strada più sostenibile, seguendo la serendipità che per me è fondamentale: imbattersi in qualcosa che non si sta cercando ma che si rivela la scelta giusta, il destino da inseguire. E questo destino, questa missione che tutti possiamo compiere nella routine quotidiana senza sforzi, si può trovare nel mondo del plastic free.Quali soni i punti cardine del tuo progetto a cui non vuoi rinunciare e che lo rendono particolare ed unico?
Il progetto si è concretizzato solo qualche mese fa, ma la ricerca dei prodotti, il test degli stessi e la loro approvazione è iniziata (e continua) più di un anno fa. Provo tutti i prodotti che vendo sullo shop online, sono trasparente nella loro valutazione. Scelgo prodotti di qualità che provengono da tutto il mondo, lavorati artigianalmente e con una storia e dei valori alle spalle. Le aziende con cui collaboro devono garantire un lavoro eticamente sostenibile altrimenti non è possibile una cooperazione. Questi i principi a cui non posso rinunciare: qualità, sostenibilità dei materiali ed etica del lavoro dei dipendenti.
Parlaci della tua storia professionale ed umana e del percorso che ti ha condotto a questa scelta?
Qualche mese fa ho lasciato il mio lavoro a contratto indeterminato in un’azienda solida e strutturata per aprire Serendipity. L’esigenza di creare qualcosa di concreto per aiutare il pianeta è nata l’anno scorso quando, vedendo un documentario sulle tartarughe marine e sulla quantità di plastica che ingeriscono ogni minuto, sono rimasta letteralmente scioccata. Sapevo che moltissime persone provavano il mio stesso terrore, declinato poi in ogni ambito della nostra vita, ma non sapevano quali passi fare per cominciare a cambiare le proprie abitudine e vivere una vita più sostenibile per tutti. Ho pensato che riuscire a trovare in un unico luogo, anche se virtuale, i prodotti e i consigli su come adottare altre abitudine per combattere l’inquinamento da plastica e sostituirla sarebbe stato perfetto: così è nata l’idea di creare un e-commerce, dove chiunque da qualunque parte d’Italia potesse accedere a questa tipologia di contenuti e prodotti.
Puoi farci qualche esempio dei materiali vegan ed eco-sostenibili che maggiormente vendi?
Nello shop si possono trovare materiali alternativi alla plastica monouso in ogni ambito. Per esempio vendo la pellicola in cera d’api e cotone che sostituisce la pellicola trasparente per coprire i piatti e gli avanzi di cibo.
Il bambù è un altro alleato del pianeta: porta saponette, cannucce, spazzolini da denti, piatti per bambini, borracce create partendo da un pezzo di bambù, uniche nel loro genere. Il bambù è un materiale antibatterico, è flessibile ed è biodegradabile. Cresce molto velocemente, senza ricorrere a pesticidi. Anche il metallo inox (cannucce) e il vetro (borracce) sono molto validi e non minano le performance della plastica. Altri materiali 100% compostabili che vendo sono le spugne in luffa, le spazzole per borracce in fibra di cocco, i dentifrici solidi a bastoncino, shampoo solidi e chewing gum senza microplastiche, completamente biodegradabili.
Quali sono gli aspetti qualitativi che usi nella scelta degli fornitori? Vi sono molte realtà che in Italia producano plastic free o trovi difficoltà a trovare prodotti di questo tipo?
Le caratteristiche che ricerco nei prodotti dei fornitori sono la qualità altissima, l’artigianalità, l’etica che hanno nello svolgere il lavoro e nella ricerca dei materiali che usano. Solitamente sono piccole-medie aziende, a conduzione famigliare, quindi il controllo è molto serrato e garantiscono di persona per i loro prodotti. In Italia non è molto semplice trovare delle realtà che producono a livello professionale plastic free: il Regno Unito al contrario è molto più avanti da questo punto di vista e anche i prodotti sono stati migliorati negli anni, soprattutto per la produzione di dentifrici e cosmetica solida.
Secondo te è ancora un settore di nicchia o sono maturi i tempi perché tali oggetti possano entrare nei consumi del cosiddetto ‘italiano medio’?
Il settore del plastic free nasce come settore di nicchia, ma in questi anni si sta espandendo e sta includendo sempre più persone interessate a cambiare le proprie abitudini per salvaguardare il pianeta. È sotto gli occhi di tutti quanto inquinamento c’è nei mari, sulle spiagge, ed è solo la punta dell’iceberg: non possiamo pensare di riciclare tutta la plastica che produciamo, l’unico modo plausibile è prevenirne l’uso, tramite i prodotti sfusi, senza packaging e senza plastica.
Il prezzo dei prodotti organici è leggermente più alto, ma mediamente durano di più di quelli confezionati in plastica (uno shampoo solido dura 2-3 flaconi di quello liquido) e la qualità è di gran lunga maggiore essendo organici e naturali. Credo che l’Italia sia pronta per il grande passo: gli italiani hanno coraggio, non si sono mai tirati indietro nelle cause che contano e quella della lotta al cambiamento climatico e alla protezione del pianeta è una di quelle. Le nuove generazioni possono supportare quelle più esperte e insieme cambiare qualcosa nel concreto. Fridays For Future dimostra che, uniti, si può fare tutto!
Come pensi di muoverti sia nella scelta dei prodotti che nella loro commercializzazione?
I prodotti vengono venduti sullo shop online e spediti in tutta Italia nel più breve tempo possibile, solitamente 48h. Ci affidiamo a GLS, un corriere che si impegna nella sostenibilità e che ha un programma specializzato per introdurre migliorie in tutti i livelli aziendali. Per chi abita in Brianza c’è la possibilità di ritirare in magazzino, evitando di pagare costi di spedizione.
Stai avendo già dei riscontri? Cosa pensano parenti e amici di questa tua scelta?
Sì, moltissime persone sono interessate a cambiare le abitudini e provare i prodotti plastic free. E chi li ha provati non tornerebbe più indietro! I miei genitori, il mio compagno, gli amici e i parenti mi sostengono in questo progetto, hanno fatto un passaparola magnifico e tante persone mi hanno chiesto informazioni, hanno cominciato ad usare i prodotti di Serendipity e sono curiosi di sapere quando usciranno le prossime novità. Anche sui social media ho avuto un ottimo riscontro, c’è una community di persone che vuole cambiare a tutti i costi, ci vuole provare sul serio. E non c’è bisogno di essere “fondamentalisti” del plastic free per iniziare: la cosa migliore è farlo a piccoli passi.
E’ possibile dire che esiste un Made in Italy del settore o è sempre tutto fatto in maniera semi-artigianale?
Il Made in Italy è possibile anche in questo settore. La pellicola in cera d’api viene creata a mano in modo artigianale a Torino, con ingredienti in maggioranza a km 0 del territorio piemontese che godono di certificazione biologica: cotone certificato GOTS, cera d’api, resina di pino e olio di nocciole.
Il materiale eco quanto incide sul prezzo? Risponde al concetto di economia circolare?
Il concetto di economia circolare è centrale nel nostro shop: tutti i prodotti possono essere riutilizzati e riciclati. Il materiale dei nostri prodotti è per lo più biodegradabile (e quello che non lo è diventa riciclabile): tutto quello che viene preso dalla natura, le viene restituito. E questo principio lo possiamo applicare alle cannucce di bambù, ai dischetti di cotone, alle spugne in luffa, al filo interdentale i seta compostabile e ai chewing gum completamente biodegradabili. Il prezzo è leggermente più alto perché i prodotti sono lavorati artigianalmente e questo incide sul prezzo finale: ma ne vale la pena, perché la qualità è più alta e non si inquina l’ambiente
Domanda libera. Un aspetto che non ti ho chiesto e che vuoi venga raccontato.
Credo che l’aspetto più importante sia essere consapevoli che urge un cambiamento: sia questo del proprio pensiero, di prospettiva o delle proprie abitudini. La plastica usa e getta è stata inventata agli inizi del Novecento, i nostri bisnonni non sapevano nemmeno cosa fosse e riuscivano a vivere alla grande lo stesso.
La plastica monouso ci ha reso la vita più comoda, adeguata al ritmo forsennato a cui andiamo. Dove stiamo correndo esattamente? Nella direzione opposta a quella del pianeta, dovremmo collaborare con la natura e non sabotarci.
Il 90% di tutta la plastica prodotta dagli anni ’50 fino ad oggi è ancora in circolo. Abbiamo sacrificato l’ambiente per essere più produttivi, più consumatori, senza porci il problema di come smaltire i rifiuti che avremmo prodotto.
Ma se solo tutti rallentassimo, comprendessimo il senso di ogni singolo acquisto, riflettessimo sull’eticità di quello che stiamo comprando, alle conseguenze che quel prodotto avrà sull’ambiente… Beh le nostre abitudini cambierebbero, a piccoli passi, e tutte le persone prenderebbero parte a questa rivoluzione.
Abbiamo dalla nostra la cosa più importante: il potere d’acquisto. Noi consumatori possiamo dettare legge in questo campo, possiamo indire la rivoluzione: che, come tutte quelle che la storia ci racconta, parte dal basso. Voglio solo dire alle persone (giovani, millenials, baby boomers, chiunque) di non aver paura di provare nuovi prodotti alternativi alla plastica monouso. Non minerà le performance della vita quotidiana, non si avrà una qualità minore e non sarà uno spreco di tempo. Non dobbiamo aver paura di provare nuove strade; pensando al futuro, dobbiamo agire adesso e proteggere quello che di magico abbiamo a disposizione.
Sito web: www.serendipity-shop.com
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