Rifugi eco-sostenibili: tecnologia e risparmio energetico!
Svettano sulle cime delle nostre montagne a migliaia di metri di altezza e sono spesso veri propri gioielli dell’architettura eco-sostenibile ispirati ai principi dell’eco-design: sono i rifugi e le baite alpine e/o piccoli alberghi di nuova generazione pienamente sostenibili ed ecologici.
Durante l’inverno accolgono sciatori in cerca di un posto caldo mentre d’estate offrono rifugio e protezione per gli amanti del trekking e dell’escursionismo ad alta quota, vengono costruiti con caratteristiche che li rendono a impatto zero nei confronti dell’ambiente rendendo questi rifugi ecologici e sostenibili, oltre che spesso progettati con un design futuristico.
Questi rifugi di montagna sono spesso di nuova costruzione ma non mancano quelli di vecchia data che grazie alla sensibilità dei proprietari, associazioni o delle istituzioni li hanno ristrutturati e convertiti in eco-sostenibili, magari passo passo e anno dopo anno, cominciando dalle piccole cose come la raccolta differenziata e il cibo a km 0 per poi intervenire sulle strutture stesse e sulle fonti di approvvigionamento energetico. Si tratta di una nuova frontiera del turismo di montagna che vede oltre ai classici sport invernali affiancarsi una nuova concezione della vacanza legata alla ricerca dell’isolamento e del silenzio circondati dalla natura che non ha limiti stagionali.
Quello che distingue un rifugio di montagna ecologico da uno di vecchia generazione e l’ecosostenibilità, l’autosufficienza energetica e rispetto dell’ambiente circostante a cominciare dai materiali usati per costruirlo che devono corrispondere in chiave moderna a quelli della tradizione del posto, riprendendo e migliorando le tecniche di chi in passato ha abitato per millenni le montagne.
Puro design ecologico
Le forme sono spesso innovative e sono le creazioni di architetti che approfittano della singolare posizione delle strutture per sperimentare tecniche e materiali nuovi. Naturalmente si punterà all’isolamento termico, quindi i componenti principali saranno: legno, vetroresina, vetro, alluminio uniti a materiali della tradizione locale. Questi rifugi devono risultare resistenti e isolanti e leggere, possono risultare evoluzioni di forme classiche o addirittura ammiccare a navicelle spaziali che oltre ad essere calde e confortevoli trovano una singolare armonia con i paesaggi circostanti spesso un po ‘lunari’ e surreali tanto che talvolta possono essere annoverati tra i piccoli capolavori di design.
Autosufficienza energetica
Indispensabile è l‘autosufficienza energetica green ovvero senza la produzione di co2, il fatto di essere ad alta quota rende queste strutture qualora il tempo lo permetta molto esposte al sole, per questa ragione devono essere posizionate in modo da massimizzare l’energia prodotta grazie al fotovoltaico. Nel caso il rifugio sia vicino ad un ghiacciaio o nevi perenni è possibile costruire delle mini-centrali idroelettriche che aiutino l’approvvigionamento energetico durante i mesi estivi. Per quanto riguarda le cucine è possibile realizzare delle termo-cucine a legno o il gas naturale per cui è indispensabile costruire un deposito in modo da trasportarlo massimo un paio di volte all’anno.
Risparmio e corretta gestione delle risorse idriche
E’ possibile fare un discorso simile per l’approvvigionamento idrico, il rifugio deve avere un sistema di filtraggio delle acque che d’inverno gli permetta di ricavare acqua potabile dalla neve, e qualora, non sia possibile fare un collegamento con una sorgente d’alta quota, ghiacciai o nevi perenni, occorre costruire una cisterne che permettano di immagazzinare acqua per i mesi estivi e per quelli invernali durante particolari situazioni climatiche ,in modo da essere preparati in caso di prolungata siccità o eventi avversi.
Enogastronomia locale e riciclo degli scarti alimentari
Per fare di un’esperienza qualcosa di meraviglioso che rimanga impressa nella mente occorre unire le bellezze del posto, la comodità e i servizi di un’attrazione con l’enogastronomia tipica e genuina, molto meglio se puntiamo a piatti della tradizione contadina e alla pastorizia che spesso sono vegetariani e provengano da un tipo di agricoltura sostenibile. Nei moderni rifugi è predisposto un accurato sistema di raccolta differenziata che fa si che i resti che finiscono nel cassonetto dell’indifferenziata siano una piccola parte degli scarti prodotti. Seguendo determinati protocolli per le certificazioni in molti casi vengono usati materiale e detersivi biodegradabili, data la difficoltà dei trasporti a valle spesso i rifugi sono dotati di mini-depositi per la carta, il vetro, il metallo e il compost.
I 3 rifugi di montagna eco-sostenibili più affascinanti del mondo (video):
Per chi è interessato a un’ esperienza unica in un rifugio green può consultare il portale EcoBnb un motore di ricerca per sistemazioni ed alloggi sostenibili, anche in montagna 🙂
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