Nella sola Italia vengono consumati decine di milioni di pannolini l’anno e rappresentano circa il 20% dei rifiuti totali, per questo i pannolini biodegradabili sono una necessità.
I pannolini, sia per bambini che per anziani ed adulti con problemi di salute e deambulazione, è risaputo sono un gran salasso per le famiglie e sono, non dimentichiamolo, un rifiuto con grosse difficoltà di smaltimento causa spesso la complessità di tessuti sintetici e naturali di cui è composto, in gran parte sono plastica e legno, ma anche agenti chimici e derivati del petrolio. Basta ricordare le tempistiche verificate per lo smaltimento completo di tali oggetti ed i numero: 400/500 anni per un numero che si aggira in 7 milioni al giorno per un totale stimato di quasi 3 miliardi l’anno che rappresentano assieme agli assorbenti circa il 20% dei rifiuti. Un problema a cui la tecnologia e la ricerca stanno tentando di porre rimedio, i risultati sino ad ora raggiunti sono soddisfacenti anche se il vero problema è quello di convincere chi li usa ad un cambiamento green anche in questo senso.
La ricerca ne ha inventati diversi che semplificando possiamo dividere in due macrocategorie: quelli biodegradabili (con materiali facilmente compostabili) e quelli riutilizzabili (con una parte lavabile). Andiamo a vedere le loro caratteristiche di questi indumenti indispensabili per i bambini e per le persone con problemi di salute di determinate categorie malati o anziani che siano.
Quali sono le migliori alternative? Alla scoperta dei pannolini per bambini ecosostenibili
Pannolini riutilizzabili (con un lavaggio in lavatrice)
La ricerca ne ha inventati diversi anche per tipologia, quelli più interessanti dal punto di vista strettamente ecologico sono quelli che si possono utilizzare più volte semplicemente cambiando l’assorbente interno e sono fatti di cotone biologico, bambù ma anche canapa, tutti elementi naturali e anallergici. Una caratteristica che li rende preziosi, per l’ambiente ma anche per le tasche di chi li compra, è che sono lavabili in lavatrice e antiallergici, data la loro origine in fibra naturale. Per proteggere il pannolino va posto un velo di cellulosa biodegradabile sopra l’assorbente che trattenga la fuori uscita di feci, questo consente di fare un prelavaggio sotto il rubinetto più veloce prima di porlo in lavatrice. Per quanto riguarda gli assorbenti esistono di quelli lavabili, ma anche usa e getta (anch’essi fatti con materiale biodegradabile) che possono essere impiegati in momenti in cui magari la famiglia è fuori casa o nelle emergenze.
Componenti del pannolino riutilizzabile:
- mutandina esterna
- culla (sacca interna)
- velo di cellulosa
- assorbente lavabile o usa e getta
Pannolini biodegradabili per anziani, confronto tra due pannoloni per anziani “Tena Slip” vs “Soffisof Classic”
Pannolini per bambini biodegradabili
Per gli irriducibili dell’usa e getta vi sono pannolini (o pannoloni per gli anziani) con materiali di
origine vegetale, completamente biodegradabili e compostabili. In genere sono cellulosa o bioplastiche derivate dalla lavorazioni di vegetali come mais, amido, patata, privi in ogni caso di additivi chimici che pur con tutte le precauzioni del mondo sono presenti nei pannoloni di tipo classico. Il tipo di materiale in genere è completamente anallergico, in ogni caso è sempre consigliabile leggere cosa scritto nell’etichetta e vedere se quella marca si è dotata di certificazioni che garantiscano quanto scritto nell’etichetta. Questo tipo di pannolini è biodegradabile al 99% nell’arco di 3/4 mesi.Come si possono smaltire i pannolini?
I pannolini biodegradabili sono fatti apposta per finire nel cestino dell’organico, ovvero quello marrone. Tuttavia alcuni segnalano che la presenza dei pannolini in questi contenitori non viene spesso accettata. Meglio sempre sentire l’opinione della propria municipalizzata. Ma essendo appunto quasi totalmente biodegradabili in 3 mesi, questo vuol dire che se anche finiscono in discarica la loro vita sarà breve lo stesso.