Cos’è la pet therapy?
La pet therapy è una forma di terapia basata sull’utilizzo di animali domestici come strumenti di trattamento. Può essere praticata da professionisti qualificati, come medici, infermieri, psicologi e terapisti, o da proprietari di animali domestici. È una forma di terapia che può essere utilizzata per trattare una varietà di disturbi mentali, fisici e comportamentali.
Come funziona la pet therapy?
La pet therapy è un processo in cui un terapeuta usa l’interazione con un animale domestico per aiutare una persona a gestire meglio una varietà di problemi. Gli animali possono fornire una distrazione e offrire un senso di sostegno e comprensione, aiutando così le persone ad affrontare meglio una vasta gamma di problemi. La pet therapy può aiutare le persone con problemi di salute mentale e fisica, come ansia, depressione, malattie croniche o disturbi legati all’età.
Benefici della pet Therapy (interventi assistiti con gli animali)
I benefici della pet therapy sono diversi.
Gli animali possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, rafforzare l’autostima e aumentare le capacità di comunicazione. Possono anche aiutare le persone a sentirsi meno sole e a trascorrere del tempo in modo piacevole. La pet therapy può anche aiutare le persone a sviluppare abilità sociali e relazionali. L’interazione con un animale domestico può anche incoraggiare la fiducia in se stessi e aumentare la fiducia nei confronti degli altri.
I benefici della Pet Therapy
La Pet Therapy è una forma di terapia che prevede l’utilizzo di animali, come ad esempio cani, gatti, cavalli, conigli e altri, per aiutare le persone ad affrontare una varietà di problemi mentali e fisici. I benefici della Pet Therapy sono stati riconosciuti da molti professionisti della salute mentale ed è ora una forma di terapia riconosciuta in molti ospedali, cliniche e centri di riabilitazione.
I principali effetti benefici della pet therapy e delle attività ludico, educative e terapeutiche con gli animali
Miglioramento della salute mentale
La Pet Therapy è un modo efficace per affrontare alcuni disturbi mentali. Può aiutare a trattare disturbi come l’ansia, la depressione, la schizofrenia e altri disturbi del comportamento. La Pet Therapy può anche aiutare le persone che soffrono di disturbi dell’umore a gestire le loro emozioni e a sentirsi più stabili emotivamente.
Miglioramento della salute fisica
Gli animali possono anche aiutare le persone a gestire le loro condizioni fisiche. La Pet Therapy può aiutare a ridurre la pressione sanguigna, a migliorare la funzione respiratoria e a ridurre il dolore. Inoltre, l’interazione con gli animali può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare la qualità del sonno.
Aumento dell’autostima
Gli animali possono anche aiutare le persone a sentirsi più sicure di sé e più sicure delle loro capacità. La Pet Therapy può aiutare le persone a sentirsi più sicure e a esprimere le loro emozioni in modo più sicuro. Inoltre, la presenza di un animale può aiutare le persone a sentirsi meno sole e più sicure nella loro vita.
Miglioramento della comunicazione
Gli animali possono anche aiutare le persone a comunicare meglio tra loro. La Pet Therapy può aiutare le persone a imparare come esprimere le loro opinioni e sentimenti in modo più efficace e a comunicare meglio con le persone intorno a loro.
In conclusione, la Pet Therapy può fornire diversi benefici e può aiutare le persone a gestire meglio alcune problematiche. Può anche aiutare le persone a sentirsi più sicure di sé, a migliorare la comunicazione ed a ridurre lo stress.
Terapia con gli animali in Italia. La pet therapy sta trovando sempre più consensi anche da parte della medicina ufficiale.
Alleviare e curare le sofferenze di persone con problemi di varia natura con l’aiuto dei nostri amici a quattro zampe è possibile con questa terapia in cui vengono messi a stretto contatto pazienti e animali. Pur non rappresentando un rimedio vero e proprio per malattie e gli handicap fisici e psichici questa disciplina è un prezioso alleato sia per i medici che per i pazienti di tutte le età che possono trarre benefici dalla presenza e dal contatto con l’amore puro che solo un animale sa dare.
L’inglesismo del termine pet therapy è in parte fuorviante perché unisce pet (animale da affezione) con therapy (che vuol dire appunto terapia) invece si tratta più di una sorta di intervento assistito che può dividersi in terapia, attività o educazione con animali, insomma pur volendo rappresentare un concetto il termine solitamente usato nasconde e devia il significato esatto di questa disciplina.
La pet therapy è rivolta in linea teorica un po a tutte le persone che in qualche maniera hanno qualche forma di sofferenza o problema di salute nelle varie sfaccettature che possiamo intendere, ma in particolare ai disabili, ai bambini, alle persone con problemi psichici o affette da autismo o anziani con parkinson e alzheimer.
Il contatto con gli animali è provato fa bene all’umore e alla salute psichica in generale, anche se ovviamente non è risolutivo delle loro patologie, però appunto associato ad una terapia vera e propria darà il suo valido contributo infatti è la medicina ufficiale spesso ostica verso metodi alternativi spesso a spingere verso questo tipo di attività.
Quali sono gli animali coinvolti nella pet therapy?
L’elenco degli animali che possono essere coinvolti è definito dal Dpcm del 28 febbraio 2003, in merito ad interventi assistiti con animali considerati da affezione che in base alla personalità dell’animale stesso possono trasmettere e far nascere al paziente determinati sentimenti e reazioni positive.
Principalmente parliamo di cani, gatti, cavalli, asini o addirittura delfini e rapaci. Per fare qualche esempio: il gatto può trasmettere alla persone un modo particolare di dare affetto non rinunciando alla propria indipendenza ed autonomia, amare senza obbedire ciecamente al padrona ma stabilendo quindi un rapporto di fiducia quasi paritario. L’esatto contrario di quello che può dare un cane il cui amore per quello che identifica come padrone è assoluto, senza richiedere necessariamente niente se non delle carezze.
Gli approcci pratici alla pet therapy con gli animali domestici
La Pet therapy è una terapia che prevede l’uso di animali da compagnia per la cura di alcune malattie e di problemi del comportamento.
La Pet Therapy si divide in tre rami che possono assolutamente comunicare: la prima che punta ad educare attraverso il contatto e l’osservazione dell’animale (Eaa), la seconda tramite attività fatte con gli amici a quattro zampe (Aaa) mentre le terza è una vera e propria terapia assistita con l’ausilio animale (Taa).
Questi approcci possono naturalmente comunicare e gli interventi di pet therapy si presentano come multidisciplinari e devono essere fatti per questa ragione da team composti da varie figure come lo psicologo, l’educatore e infine il pet therapist vero e proprio. I luoghi dove viene maggiormente utilizzata questa disciplina sono le scuole, gli ospizi, gli ospedali, case famiglie, centri diurni o centri specializzati come per esempio quelli dove si pratica la ippoterapia.
Quando nasce la pet therapy?
Siamo negli Stati Uniti agli inizi degli anni 60 quando lo psichiatra Boris Levinson rilevò i benefici che il contatto del suo cane Jingles aveva su un bambino autistico, da quelle prime osservazioni nacquero delle teorie scritte nel ‘Il cane come coterapeuta’.
I suoi studi, essendo uno psichiatra infantile, riguardavano patologie della psiche di bambini con disturbi da solitudine, ansia, depressione, ma fu solo l’inizio di un percorso che andò oltre i suoi studi facendo diventare con il tempo la Pet Teraphy una disciplina di aiuto alle terapie tradizionali che ha trovato sempre di più il parere positivo della medicina ufficiale.
Boris Levinson e i suoi studi sulla Pet Therapy
Boris Levinson è stato uno dei pionieri della pet therapy, una disciplina che, lo ripetiamo, studia gli effetti benefici dell’interazione tra animali e persone. Levinson è considerato una figura chiave nello sviluppo di questa disciplina scientifica, che ora è ampiamente accettata da molti professionisti della salute mentale.
Levinson è nato a New York nel 1912 e ha studiato alla Columbia University, dove ha conseguito la laurea in medicina nel 1936. Dopo aver lavorato come psichiatra per diversi anni, si è interessato alla relazione tra animali e persone, in particolare alle possibili applicazioni terapeutiche. Nel 1960, Levinson ha pubblicato un libro intitolato “The Human-Animal Bond: Its Significance For Human Mental Health“. Questo libro ha aperto la strada alla pet therapy come disciplina scientifica.
Levinson ha affrontato molti degli stessi problemi che affrontano ancora oggi i ricercatori di pet therapy. Ha sottolineato l’importanza di scegliere l’animale giusto per una persona, in base al tipo di problema che sta affrontando. Ha anche sottolineato l’importanza della relazione tra l’animale e il suo padrone. Levinson ha anche sottolineato l’importanza della formazione degli animali in modo che possano essere adatti al lavoro di pet therapy, e ha anche sottolineato l’importanza di mantenere una relazione positiva tra l’animale e il suo padrone.
Levinson è diventato una figura di spicco nella pet therapy e ha contribuito in modo significativo al suo sviluppo come disciplina scientifica. I suoi studi hanno aperto la strada a molti ricercatori di pet therapy, che ora stanno esplorando come gli animali possano aiutare le persone a migliorare la loro salute mentale. La pet therapy è una disciplina in rapida crescita e Levinson rimarrà sempre ricordato per i suoi contributi.
Il lungo cammino della Pet Therapy in Italia (anche dette attività assistite tramite gli animali)
In Italia pur non essendoci tutt’ora una legge specifica si è parlato per la prima volta di Pet Therapy nel 1997 con una proposta di legge che ne prevede il riconoscimento promossa da Piero Ruzzante, si va quindi, sempre con una proposta di legge al 2003, da parte dell’allora deputato Carla Castellani, il primo riconoscimento vero e proprio avvenne nello stesso anno con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 28 febbraio del 2003 che recepisce un accordo tra il Ministero della Sanità e le Regioni sul benessere apportato dalla presenza degli animali, in particolare in alcune situazioni e patologie definendo le specie di animali da compagnia da utilizzare e sancendo che tale disciplina debba venir esercitata da personale con competenze specifiche, per finire all‘accordo del 25 marzo 2015 tra stato e regioni che definisce in maniera maggiormente dettagliata la Pet Teraphy made in Italy.
Questo accordo è stato importantissimo perché non solo ha dato l’ufficialità alla materia ma ha anche dato il via a tutta una serie di sperimentazioni e dettato le linee guida che prevedono dei team multidisciplinari. Il termine ufficiale per definire questa disciplina è Interventi assistiti con animali Iriconoscibile con l’acronimo Iaa, in modo dare meno scanso di equivoci rispetto al termine inglese originale di Pet Therapy, che nella traduzione italiana può apparire fuorviante.
La pet therapy (video):
Come si diventa Pet Therapist in Italia?
Per non finire in realtà ambigue che promettono cure miracolose, previo un ovvio esborso di denaro, ma prive di qualsiasi forma di ufficialità è non solo utile ma basilare affidarsi a realtà riconosciute come le organizzazioni sia pubbliche o private accreditate dalla regioni o il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con animali (Crn – Iaa).
Oltre l’ufficialità è utile accertarsi che seguono le linee guida stabilite nell’accordo Stato Regioni del 25 marzo 2015. Sono corsi che si caratterizzano per la multidisciplinarietà e per l’alternarsi di teoria e pratica sul campo. L’aspirante coadiutore di interventi assistiti con animali deve scegliersi l’animale o gli animali con cui operare in base alla sua personalità, attitudine e capacità fisiche. Insomma, per aiutare gli altri bisogna essere in perfetta sintonia con la specie animale con cui si sceglie di operare perché proprio con il nostro amico a quattro zampe andremo ad intervenire su una persona per aiutarla a vivere meglio, dandogli amore e nuovi stimoli, sicurezza e positività.
Il pet therapist è senz’altro una nuova professione per il futuro ma bisogna esserne portati, quindi prima di intraprendere questa carriera è bene guardarsi allo specchio e cercare di capire se fa per noi.
Intervista alla Pet Therapist Giulia Castoldi che parla delle attività assistite con gli animali (video):
La pet therapy (terapia con gli animali) le nostre conclsuioni
La pet therapy è una forma di terapia che può aiutare le persone a gestire una varietà di problemi, sia mentali che fisici. I benefici della pet therapy comprendono la riduzione dello stress e dell’ansia, il rafforzamento dell’autostima e l’aumento delle capacità di comunicazione. Se si sta considerando la pet therapy, è importante parlare con un professionista qualificato per determinare se è l’opzione giusta per le proprie esigenze.
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