Inquinamento luminoso
Lo sviluppo dell’illuminazione esterna ha prodotto un miglioramento della vita sotto diversi punti di vista in particolare per quanto riguarda la sicurezza ma il lato oscuro della medaglia è rappresentato da un inquinamento luminoso in continuo aumento, ad esempio dal 2012 al 2016 sono stati registrati aumenti del due per cento all’anno (Science Advances).
Per inquinamento luminoso si intende la dispersione della luce artificiale notturna al di fuori degli spazi che è necessario illuminare, alterando la luce naturale.
Per quanto riguarda la situazione del nostro paese, possiamo dire che non ce la passiamo molto bene, infatti siamo, insieme con la Corea del Sud, il paese con più inquinamento luminoso all’interno dei paesi del G20.
Che cos’è l’inquinamento luminoso?
L’inquinamento luminoso è un fenomeno che si verifica quando la luce artificiale delle città e delle altre aree urbanizzate interferisce con l’ambiente naturale notturno, causando una sovraesposizione alla luce. Ciò può avere effetti negativi sulla flora e la fauna selvatica, nonché sulla salute umana. L’inquinamento luminoso può essere causato da una varietà di fonti, tra cui lampioni stradali, insegne pubblicitarie, luci di sicurezza e luci decorative.
Inoltre, l’inquinamento luminoso può anche essere definito come l’eccesso di luce artificiale in aree dove non è necessaria o dove è utilizzata in modo inefficiente. Ciò può includere l’illuminazione di edifici, strade e parchi durante le ore notturne, quando non è necessaria o quando ci sono livelli di illuminazione più bassi che potrebbero essere sufficienti. In questo modo, l’inquinamento luminoso può rappresentare uno spreco di energia e risorse.
In Italia è presente un lampione ogni 5 abitanti, in Germania invece un lampione ogni dieci abitanti.
Il led e l’inquinamento luminoso
Nel corso degli ultimi anni l’illuminazione a led sta progressivamente sostituendo l’illuminazione tradizionale, si tratta di un fenomeno che sta interessando anche il nostro paese e che sta crescendo con ritmi molto alti, sia per quanto riguarda l’illuminazione pubblica sia per l’illuminazione domestica.Nell’ultimo quinquennio in particolare c’è stata una vera e propria esplosione dell’illuminazione a led anche per quanto riguarda l’illuminazione privata, di case o giardini (ti ricordiamo a proposito dei giardini il nostro articolo sugli incentivi per orti e giardini). Il motivo è dovuto al cosiddetto bonus ristrutturazione che ha permesso un recupero fiscale del 50% in 10 anni per chi effettuasse ristrutturazioni edilizie o acquisto mobili, in questa categoria sono compresi i moderni impianti di illuminazione a led, sia per interno che per esterno.
Alcuni studi recenti hanno però dimostrato come il led stia influendo negativamente sull’aumento dell’inquinamento luminoso. La ricerca è stata guidata da Christopher Kyba (GFZ German Research Centre for Geoscience) che ha ipotizzato che nonostante i led facciamo risparmiare energia siano responsabili dell’aumento dell’inquinamento luminoso.
Lo studio, pubblicato nel dettaglio su Science Advances, ha dimostrato che la superficie illuminata artificialmente sia aumentata del 2,2% su base annua tra il 2012 e il 2016, sia per estensione che per luminosità.
Come sono riusciti ad avere questi dati? Semplice, si sono avvalsi dei dati forniti da un raiometro satellitare che ruota attorno alla terra a bordo di un satellite speciale e dotato di risoluzione spaziale di 750 metri.
Fattori di rischio dell’inquinamento luminoso
Questi dati ci dicono che sarà sempre più difficile osservare il cielo stellato e soprattutto questo tipo di inquinamento produrrà effetti ancora più gravi sulla fauna selvatica che sarà sempre più danneggiata nei ritmi biologici.
Altri fattori di rischio sono legati anche alle piante e ai microrganismi che potranno modificare i loro cicli riproduttivi. In totale si stima che le specie minacciate dall’inquinamento luminoso sono per il 30% vertebrati notturni e per oltre il 60% invertebrati notturni.
Sostituire l’illuminazione tradizionale con il moderno led non ha eliminato quindi la piaga dell’inquinamento come qualcuno sperava, ma sempre secondo i ricercatori, la soluzione potrebbe essere dietro l’angolo, infatti non è necessario trovare una fonte di illuminazione alternativa, ma basterebbe progettare apparecchi luminosi che non disperdano le luci verso l’alto.
Nonostante la soluzione sia molto semplice e banale come abbiamo visto la situazione globale tende a peggiorare e l’Italia non è certo un esempio in questo senso nonostante esistano interventi legislativi in merito. Ad esempio esistono leggi contro l’inquinamento luminoso in diverse regioni italiane(Lombardia, Emilia-Romagna,Marche, Umbria, Puglia, Abruzzo) che sono state promosse grazie al contributo di associazioni per la salvaguardia dell’ambiente.
E tu cosa ne pensi dell’inquinamento luminoso? Com’è la situazione nella tua città? Raccontaci la tua esperienza oppure se l’articolo ti è piaciuto condividilo sui social.
Articolo a cura di www.led-service.it, blog informativo sulla tecnologia led e il mondo dell’illuminazione.