Cosa si intende per eco-design?
L’ecodesign è l’arte di ideare e produrre oggetti di arredamento pensando al benessere ambientale e sociale.
Riprendiamo anche la definizione di ecodesign che ci propone wikipedia.org:
Il design sostenibile è la progettazione di un prodotto di un sistema, sociale o economico, nel rispetto dell’ambiente. [wikipedia]
Progettare pensando al ciclo di vita del prodotto la filosofia alla base dell’ecodesign
Dietro ad alcuni nomi si nascondono concetti spesso oscuri o sconosciuti ai più, cercheremo in questo post di capire in maniera sommaria ma chiara cosa si cela dietro l’eco-design, questo nuovo ramo del design sostenibile per capirne le caratteristiche e le potenzialità.
Fondamentalmente è inteso come eco-design (o ecodesign) una produzione di beni pensando ad un basso impatto ambientale volte all’utilizzo di un determinato materiale durante tutto il suo ciclo produttivo.
In generale chi pensa all’eco-design si basa su una concezione nuova in cui la ricerca di uno stile viaggia in parallelo con concetti come ‘eco’ e ‘sostenibile’ e punta più in generale al benessere dell’ambiente che ci circonda e alla qualità della vita dei fruitori di quello che di bello la mente umana si presta a produrre.
Ecodesign l’importanza del riciclo dei materiali
Essenziale nell’ecodesign è la scelta delle materie prime e dei materiali che devono rispettare determinati standard ambientali e qualitativi:
- senza l’utilizzo di materiali tossici
- biodegradabili. Su quest’argomento leggi anche:
- riciclabili. Su quest’argomento leggi anche:
- materiali tipici del luogo (il km 0 applicato all’ecodesign nella scelta delle materie prime)
- prodotti da aziende che rispettano principi etici del lavoro
- realizzati attraverso l’uso di energie a basso impatto ambientale
- basso impatto ambientale dei materiali in termine di deforestazione e rottura dei bio equilibri
L’ecodesign come lo definisce una direttiva dell’Unione Europea
Il passaggio successivo nell’ecodesign è la lavorazione, per definirsi prodotto di eco-design deve rispettare i principi definiti nella Direttiva Ue 2009/125/Ce recepita dalla legislazione italiana con il Decreto legislativo del 16 febbraio 2015 n.15 che mette dei paletti ben precisi in termini impatto ambientale ed consumi energetici fissando dei parametri qualitativi a cui i designer devono aggiungere la loro arte facendone un ‘unicum’ qualità/unicità da mettere alla prova del mercato. I prodotti che non rispettano tali parametri non possono avere il marchio Ce.
Ecodesign: dare una nuova vita ai materiali
L’eco-design non si ferma alla fase di produzione, ma passa tutte le altre varie fasi come la commercializzazione, la vendita e il passaggio al consumatore finale che anche lui un co-attore oltre che un fruitore dell’eco-design, ma vediamo come.
Innanzitutto nella fase dell’acquisto è il consumatore la persona che attraverso dei principi etici e di eco-sostenibilità decide di comprare un determinato prodotto rispetto ad un altro dando prova di ‘consapevolezza’ e ‘responsabilità’ e ultimo, ma non meno importante, è lui a decidere l’eventuale riutilizzo del prodotto ovvero la fase finale del ciclo di produzione portandola al massimo del riutilizzo. Per questo è indispensabile rendere partecipe e consapevole l’opinione pubblica di questo importante ed epocale compito che spetta al consumatore.
L’opinione pubblica italiana è più in generale europea ha fatto in questi anni passi da gigante nella consapevolezza dell’importanza della sostenibilità ambientale, grazie anche a campagne mirate (quella sull’olio di palma in primis) o ad eventi traumatici che hanno scosso le coscienze (emergenza rifiuti a Napoli, disastri ambientali vari) e hanno indotto tante persone ad un uso consapevole ed eco-sostenibile dei prodotti. Anche la crisi ci ha messo lo zampino in fenomeni di condivisione dei beni in comune come il co-working o il car-shering che in ogni caso determinano un utilizzo ponderato degli spazi e un minor consumo ambientale.
L’economia circolare: progettare e produrre pensando all’intero ciclo di vita di un bene e al suo riutilizzo futuro (il riutilizzo è un principio cardine dell’ecodesign):
Ecodesign “fai da te” arredare casa riciclando: