Entusiasmo e competenza, ma anche la giusta consapevolezza che per andare avanti è necessario chiedere un aiuto con un progetto di crowdfunding.
Una startup 100% al femminile e giovane, nata per la comune passione per i cani e per la salute dei nostri amici a 4 zampe, ma più in generale con l’ambizione di dare un contributo importante e green al settore del Petfood (cibo per animali) dalla produzione agli imballaggi: questo è Hygge!
Il team racchiude varie competenze unite dalla passione per gli animali ed una comunanza di valori e obbiettivi quali la difesa dell’ambiente e la voglia di dare il proprio contributo in tal senso, ed ha i volti ed i nomi di Clara Giada, Nicole, Martina, Melissa, Rebecca. Hygge, che ha come base Lucca, si è specializzata nella produzione di crocchette monoproteiche per la salute dei nostri amici a quattro zampe, successivamente è nata anche l’esigenza di mettere mano agli imballaggi, spesso in plastiche potenzialmente tossiche e non biodegradabili, per realizzarli in carta e 100% biodegradabili. Tutto questo rendere i prodotti di Hygge completamente ‘etici’ e green, con crocchette buone e salutari e gli involucri rispettosi dell’ambiente. Per fare tutto ciò bisogna investire sulla ricerca e non sempre una startup è in grado di stare dietro ai costi iniziali di progettazione e produzione, per questo l’idea del Progetto di Crowdfunding per rendere ‘compartecipi’ le persone del progetto per la realizzazione di questi imballaggi in carta biodegradabile. Abbiamo intervistato Giada che ci ha parlato della storia di Hygge e del perché è importante dare una mano per far crescere questa startup di ragazze coraggiose e intraprendenti.
Partiamo dall’idea che è alla base di Hygge, come è nata sopratutto come si è sviluppato il progetto?
Hygge è nata in primis dalla volontà di cambiare l’experience dell’acquisto nel campo del pet food. Noi ragazze abbiamo tutte un cane e tante, troppe volte, ci siamo sentite abbandonate di fronte agli scaffali del cibo per cani, pieni di quei sacchi di crocchette così diversi eppure così simili! Capire quale formulazione fosse la migliore per i nostri pelosi a tratti diventava un’impresa. Così, dalla consapevolezza che dalla scelta del cibo dipende la salute dei nostri cani, è nata l’idea di Hygge.
Abbiamo pensato “e se scegliesse il veterinario il cibo giusto per il nostro cane? Se lo ponderasse proprio sulle sue esigenze?” …Hygge è nata così, da una riflessione davanti ad uno scaffale del supermercato! Poi ovviamente l’idea è maturata.
Non ci bastava più pensare alla sola salute dei nostri amici a quattro zampe, volevamo fare qualcosa anche per l’ambiente. Studiando i nostri competitors, infatti, è emerso che quasi tutti utilizzano imballaggi di materiali accoppiati (per lo più plastica e alluminio) e quindi non riciclabili. Considerando che in Italia ci sono 7 milioni di cani (che ovviamente mangiano! ) l’impatto ambientale di questo settore ve lo lasciamo solo immaginare! Ci siamo così fissate un goal difficilissimo ma per noi necessario: creare per le nostre crocchette un packaging sostenibile e riciclabile nella carta. Dopo molti mesi di ricerche, telefonate e porte chiuse in faccia un professore del Politecnico di Torino specializzato nel settore ci ha teso la mano. Adesso, anche grazie al progetto di crowfounding, non ci resta che realizzare il prototipo delle nostre buste per partire con la produzione!
Come si è formato il team? Perché di sole ragazze?
Il nostro team è nato da uno di quegli incastri che la vita a volte crea e che li per li non hanno senso… ma che se poi guardi dall’alto compongono un puzzle perfetto. Io (ndr Giada) e Martina ci siamo conosciute al corso di preparazione all’esame di avvocato. Entrambe siamo giuriste ma la Legge non è l’unica passione che ci lega. Anche i nostri cani, Iron e Caffè, hanno fatto da collante tra noi. Così, appunto, riscontrando i soliti problemi nella scelta del cibo da dare loro, è nata l’idea. E poi una serie di coincidenze ci hanno portato ad incontrare dapprima Clarissa e poi Rebecca, Nicole e Melissa. Abbiamo creato un team rosa e ne andiamo molto fiere. D’altronde in un Paese che non investe nella sostenibilità noi andiamo contro corrente. Per la stessa ragione, in un Paese che vorrebbe farci credere che ancora uomini e donne non si equivalgono, noi alziamo la testa e lanciamo il guanto di sfida. Investiamo in sostenibilità e lo facciamo da giovani imprenditrici con un team tutto pink!Quali sono i prodotti che proponete e perché proprio nel mondo della petfood?
Proponiamo delle crocchette estruse monoproteiche con l’aggiunta di frutta e verdura a pezzi, disidrata in modo naturale. Le nostre crocchette sono human grade (adatte al consumo umano) e prodotte con materie prime 100% italiane. La cosa che ci piace di più sottolineare è che saranno contenute in un imballaggio di carta, testata per non alterare le caratteristiche alimentari del prodotto, ma allineata con le esigenze di sostenibilità ambientale. Abbiamo un team di veterinari e specialisti in nutrizione del cane che hanno elaborato 25 formule diverse che si adattano alle più disparate esigenze dei vari pelosi. Oltre a queste formule hanno elaborato anche un test e un algoritmo che, a seconda delle risposte, indirizza il proprietario verso la crocchetta “su misura”. Non solo. Il programma crea automaticamente la scheda del cane dove annotare i progressi o problemi in modo da rendere partecipe il veterinario di Hygge (disponibile via chat), del suo stato di salute. Hygge sarà un’esperienza che non si esaurisce con l’acquisto del prodotto, ma che accompagna il padrone e il cane in ogni singolo passo.
Le ragioni e gli obbiettivi del progetto di crowdfunding. In pratica il raggiungimento degli obbiettivi vi permetterebbe di fare cosa e in che tempi?
Abbiamo pensato ad un crowdfunding per finanziare il progetto nella parte dedicata alla produzione del packaging riciclabile nella carta. Infatti, sebbene ognuna di noi abbia investito fino all’ultimo centesimo in questa azienda e in questo sogno, i soldi purtroppo non sono sufficienti ad avviare la produzione degli imballaggi.
Non volendo fare un passo indietro verso soluzioni più economiche, abbiamo pensato che l’unica chance fosse quella di appellarsi alle persone.
Siamo ben disposte a fare dei sacrifici e ad investire sulla sostenibilità diventandone le pioniere in questo settore. Ma da sole non riusciamo a farcela. Ecco perché il crowfounding! Raggiungere la somma prefissata ci consentirebbe di avviare la produzione dei sacchi e di essere operative sul mercato entro fine gennaio.
Parlateci dell’origine dei materiali, delle caratteristiche?
I materiali utilizzati per gli imballaggi sono carte di diversi spessori e grammature che ci consentono di mantenere le crocchette in ottimo stato di salute. Essendo carta, ovviamente, è smaltibile nella carta e riciclabile al 100%.
Esiste attualmente in Italia la sensibilità per questo tipo di materiali o rimane comunque un mercato di nicchia?
Attualmente in Italia, i sostenitori del “green” stanno aumentando di giorno in giorno. Questa esigenza è sempre di più avvertita in ogni settore (dai contenitori del gelato a quelli degli shampoo). Pertanto, sebbene ancora di nicchia, crediamo che sia un’esigenza avvertita progressivamente in crescendo.
Giovani e donne, un connubio che in in passato è stato marginalizzato e guardato con sospetto. Cosa vuol dire in Italia fare un’impresa al femminile?
In Italia fare impresa è una sfida. Fare impresa, essere donne ed essere giovani è come scalare a mani nude l’Everest. Ma le sfide ci piacciono. E le donne sono forti, più di quanto si pensi.
Quindi risponderei così: fare impresa in Italia è una missione. L’Italia è il nostro Paese e non vogliamo andare scappare all’estero. Essere donne ci rende più agguerrite, più capaci di sacrifici perché sappiamo che rispetto ad un team maschile, per essere prese sul serio, dobbiamo fare il doppio e meglio. Essere giovani, infine, ci fa intravedere una possibilità di cambiamento e innovazione e ci fa essere abbastanza sfrontate da poter sperare di cambiare un settore che i “big” non hanno intenzione di modificare per logiche economiche.