Arenili (spazio libero costituito da deposito di sabbia sulla riva del mare), calette e scogliere sono sempre di più le spiagge dove praticare naturismo legalmente nel belpaese!
Il naturismo o nudismo è una pratica sempre più diffusa anche in Italia. Sotto certi aspetti si può parlare di boom, specialmente tra le nuove generazioni!
In questo post vi elencheremo le spiagge dove è possibile farlo in maniera legale, esistono però decine di spiagge naturiste, calette e scogliere lungo tutto lo stivale dove viene di fatto praticato da anni, ma a rischio e pericolo di chi lo fa. Come tanti altri temi che possono offendere la morale dei ben pensanti anche il naturismo nel nostro paese è sempre stato considerato un tabù, tanto che allo stato attuale non esiste una normativa nazionale che lo regoli, nonostante la prima proposta di legge risalga al 1993.
Questo vuoto legislativo ha fatto sì che il naturismo per tanti anni fosse praticato in luoghi dove veniva ‘tollerato’, quindi in scogliere e calette isolate ma anche in tratti di lunghe spiagge. Situazione che però non ha messo al riparo chi lo praticava dal bigotto di turno che chiama Carabinieri o Capitaneria che, loro malgrado, provvedevano a sanzionare chi altro non faceva altro che prendere il sole in maniera libera, seguendo una filosofia ben precisa che non ha niente a vedere con il pudore. Come spesso succede in Italia, quando si tratta di argomenti non convenienti elettoralmente, ad intervenire nel vuoto legislativo ci ha pensato nel 2000 la Corte di Cassazione con la sentenza numero 1765 e 3557 che ha ritenuto legittima la pratica del naturismo nei luoghi di consuetudine e che demanda alle amministrazioni locali di autorizzare e regolamentare la pratica.
Per quanto riguarda i luoghi di consuetudine, la sentenza pur sancendo come lecito il nudismo lascia delle zone d’ombra e questo fa sì che spesso nonostante tutto siano state sanzionate chi lo praticava, anche se in genere gran parte dei ricorsi si sono conclusi con l’annullamento della sanzione. Fu così che grazie a queste sentenza nel 2000 nell‘Oasi di Capocotta nel Comune di Roma è stata legalizzata, tramite apposita delibera, la prima spiaggia naturista d’Italia. Tutto questo per dire che il naturismo in Italia è un fenomeno in crescita, coinvolge almeno 500 mila persone (quelli dichiarati). Se fatto in maniera ‘sana’ non è niente di cui vergognarsi, è invece un modo per vivere la natura e se stessi, come mamma ci ha fatti con spirito libero. Si spera un giorno in una legge nazionale, in modo da superare il vetusto articolo 726 del codice penale.
Attualmente sono 11 le spiagge dove vi è un’autorizzazione a praticare naturismo, nel caso ne avessimo dimenticata qualcuna o nel tempo ne vengano istituite altre vi chiediamo di segnalarcele: info@naturalmania.it
Spiagge naturiste in Abruzzo
Lido le Morge – Torino di Sangro (Ch)
Situata nel comune di Torino di Sangro lungo la strada statale adriatica 16, più precisamente in località Lagodragoni, se aguzzate la vista non potete sbagliarvi. Facilmente raggiungibile a piedi da un parcheggio, per il ristoro vi sono un bar e un chioso. Famosa per un bellissimo trabocco, postazioni di pesca tipici dell’Abruzzo e del Molise. La spiaggia è di sassolini, in genere c’è una buona atmosfera di rispetto nei confronti di chi pratica il naturismo e chi no. L’inizio e la fine della zona nudista sono ben segnalate.
Spiagge naturiste in Campania
Spiaggia del Troncone – Marina di Camerota (Sa)
Spiaggia situata nel Cilento nella provincia di Salerno, unico arenile ufficialmente naturista del sud Italia continentale. Il nome ufficiale della spiaggia è Cala Finocchiaro, il nome ufficioso deriva dal ricordo di un grosso tronco che per anni è stato abbandonato nella spiaggia. Situata nel Comune di Camerota, per chi proviene dal capoluogo si trova dopo Cala d’Arconte, mentre per chi proviene da Palinuro dopo le spiagge del Mingardo e Cala del Cefalo. Spiaggia ufficialmente naturista dal 2011 a seguito di una delibera, non è interamente naturista ma solo una parte che è delimitata da una parete rocciosa, l’inizio della zona è ben segnalato con un cartello ed è composta da tre calette. La sabbia è chicchi grandi e scuri, in parte in ciottoli e sassolini, alle spalle vi è una parete rocciosa. I parcheggi ci sono ma non sono abbondanti.
Spiagge per nudisti nel Lazio
Oasi naturista di Capocotta – Ostia (Roma)
Come abbiamo detto è stata la prima spiaggia naturista ad essere riconosciuta in Italia nel 2000, ma in realtà il nudismo è una pratica di antica data da questa parti. Raggiungibile facilmente da Ostia Lido in bicicletta o in autobus con il 7, 061 o 068 fermata Litoranea/Varco 4.
Per chi viene con la macchina si trova al chilometro 9.300 della litoranea Ostia-Anzio. Indipendentemente dal discorso naturista l’oasi è considerato una delle migliori spiagge di sabbia della provincia di Roma, essendo comunque all’interno del Parco del Litorale romano. La zona è accessibile a tutti, ci sono dei chioschi che si integrano bene con il circostante ed anzi danno un contributo importante a mantenere la zona pulita, esistono bar e ristoranti ed importantissimo servizi igienici. Situazioni simili sono presenti probabilmente solo in Spagna o nei paesi europei. La sabbia è fine e d’orata. Negli ultimi anni si è intervenuti per tenere alla larga guardoni ed esibizionisti con appositi cartelli in cui si indica cose che dovrebbero essere nel buon senso comune come non scattare foto, non masturbarsi e non fare sesso in pubblico. In ogni caso sono episodi marginali che però rischiano di rovinare quella che è un oasi di benessere in tutti i sensi.
Spiaggia di Focene – Fiumicino (Roma)
Eccoci alla seconda spiaggia autorizzata del Lazio, questa volta situata nel Comune di Fiumicino e resa legale nel 2015. Non raggiungibile con i mezzi pubblici, per chi vi arriva in macchina uscire dall’abitato comunale e dopo 500 metri superate due curve si entra dentro un cancello per poi arrivare ad uno spiazzo con un chiosco, dove è possibile parcheggiare. Essendo comunque poco segnalata è possibile non trovare la strada nel caso è bene chiedere. Sono circa 600 metri di arenile con alle spalle la pineta di Focene. Non è un esempio né per la qualità dei servizi (assenza mezzi pubblici e segnalazioni) né per il tipo di sabbia e mare certamente non caraibici. Ma se una giornata di relax in libertà nello spirito naturista alla fine può anche andare.
Spiagge naturiste in Sardegna
Spiaggia di Piscinas – Arbus (Su)
La Sardegna dal 2017 ha una legge regionale che riconosce e promuove il naturismo. Questa spiaggia legalizzata nel 2018 ha già il suo piccolo grande record, infatti con i suoi 800 metri è l’arenile nudista più grande d’Europa. Come in gran parte delle spiagge legalizzate anche a Piscinas il naturismo ufficiosamente è praticato da anni. Per arrivare innanzitutto bisogna raggiungere Arbus con la strada statale 131 tagliando per San Gavino Monreale in direzione Guspini/Arbus. Superato Arbus andare in direzione Fluminimaggiore percorrendo la statale 126, dopo 8km prendere l’uscita Ingurtos/Piscinas ed attenersi alle indicazioni. La strada andrebbe sistemata ma per lo spettacolo vale la pena mettere a dura prova gli ammortizzatori. La zona è famosa per le dune costiere alte fino a 60 metri, chiamate proprio Dune di Piscinas che si estendono per 28 km lungo la costa, il contrasto tra questo paesaggio desertico e il mare lasciano senza fiato. Una sabbia che appunto ricorda quella del deserto fine, color oro e ocra.
Spiaggia di Porto Ferro – Sassari
La prima spiaggia dedicata al naturismo in Sardegna, tollerato da oltre 30 anni e legalizzata nel 2018 con ordinanza del Comune di Sassari, l’area dedicata al no texil è la parte nord. Per raggiungerla da Sassari bisogna percorrere la strada statale 291 in direzione Alghero, in seguito Capo Caccia e infine Porto Ferro sino a che non si trovano i cartelli con scritto spiaggia, andare avanti fino al parcheggio. Una volta giunti nella spiaggia, vi accorgerete innanzitutto che il viaggio in ogni caso merita, proseguite per circa 900 metri in direzione nord, vi accorgerete dell’arrivo nella zona naturista dalla presenza di due torri aragonesi: Torre Bianca e Torre Nigra e comprende tre calette sabbiose. La sabbia è di tipo rossastra e deriva dalla trachite rossa, tale colore da dato il nome alla località. Il tratto di spiaggia adibito a naturismo è regolarmente e debitamente segnalato.
Spiagge per nudisti in Sicilia
Spiaggia di Bulala – Gela (Cl)
Unica spiaggia naturista autorizzata in Sicilia con delibera del Comune di Gela nel 2016. Raggiungibile solamente tramite la strada statale 115 sino alla Contrada Bulala e poi direzione mare. Seppur fatta con buone intenzioni è un esempio negativo di spiaggia non solo nudista, ma in tutti i sensi. La spiaggia non solo vede ben pochi bagnanti ma è anche luogo dove vengono abbandonati rifiuti, oltre a questo varie segnalazioni mettono il dito sull’alto livello di inquinamento dovuto non solo alla plastica, ma anche ai rifiuti chimici che provengono dalle numerose serre della zona. Un tentativo di rilancio della zona senza alcun progetto concreto dietro, finito nei rifiuti e nell’incuria.
Le spiagge naturiste in Toscana
Spiaggia di Acquarilli – Capoliveri, isola d’Elba (Li)
Nella principale isola dell’Arcipelago Toscano il naturismo è sempre stato tollerato in alcune spiagge particolari, tra le quali appunto questa che però nel 2016 ha avuto la sua ufficializzazione. Situata a 2 km da Lacona andando in direzione Capoliveri/Porto Azzurro, vi si accede da un promontorio con parcheggio a pagamento e un simpatico chiosco dove è possibile fare anche aperitivo circondati dalla macchia mediterranea e da tanti gatti. Per arrivarci si percorre un sentiero sterrato non facilissimo, ma nemmeno impossibile, della serie evitate di andarci in infradito. La spiaggia è di ciottoli tendenti al grigio che nella parte finale diventa quasi sabbia. L’aspetto selvaggio gli regalano fascino e il fatto che il sentiero per raggiungerla non sia facilissimo la preserva dal turismo di massa e da occhi indiscreti. Negli anni sta riscuotendo sempre più successo tra gli amanti del naturismo, che si sta estendendo alle persone più giovani desiderosi di vivere momenti in totale libertà circondati dalla natura.
Punta Combara e Punta del Miglio – Livorno
Nel litorale livornese dal 2019 ci sono ben due aree destinate al naturismo quelle appunto di Punta Combara e Punta del Miglio. Sono a meno di 15 km a sud di Livorno percorrendo la SS1, per la prima subito dopo il ponte di Calignaia l’accesso è in discesa attraverso una scala, mentre per la punta del Miglio bisogna percorrere la discesa numero 12 del Sassoscritto, quest’ultima è inoltre ufficialmente gay friendly. Entrambe le località hanno un’adeguata segnaletica per evitare fraintendimenti e per tenere lontani guardoni o persone che abbiano fini differenti da quelli di prendere il sole in libertà. Attenzione non sono spiagge vere e proprie ma sono scogliere, dovete munirvi per arrivarci di scarpe e sandali non scivolosi. Ad ogni modo la provincia di Livorno si dimostra la provincia italiana più attenta al naturismo.
Spiaggia del Nido dell’Aquila – San Vincenzo (Li)
Arenile autorizzato pioniere in Toscana essendo oggetto di delibera dal 2010. Ha una sabbia fine, uno scenario non caraibico ma facile da raggiungere e comodo per le famiglie. Non ci sono mezzi pubblici ma il fatto che sia a soli 6 km dall’abitato di San Vincenzo (direzione Populonia) la rendono facilmente raggiungibile in macchina o in bici. Bisogna utilizzare il parcheggio antistante il Podere Tuscania, fare un breve sentiero a piedi e prendere l’ingresso 9, una volta in spiaggia camminare qualche minuto verso sud fino a che non vedrete i cartelli che delimitano l’area lunga circa 500 metri. Ideale per famiglie con bambini anche per i servizi non troppo lontani dalla zona naturista. Questa spiaggia più che per la bellezza va presa in considerazione per la relativa comodità.
Conosci altre spiagge per naturisti in Italia? Inviaci la tua segnalazione e recensione a: info@naturlamania.it per tenere aggiornata questa guida, grazie!
Approfondimenti in video sul naturismo nelle spiagge italiane:
8 spiagge per naturisti in Italia:
Spiagge per nudisti in Italia alcuni consigli
Le spiagge naturiste sono zone dedicate, in genere sulla costa, dove le persone possono praticare il naturismo o nudismo, ovvero possono rimanere nude in pubblico in un’atmosfera di rispetto e accettazione. Molte di queste spiagge sono designate o regolate da un’autorità locale, altre sono considerate non ufficiali o “selvagge”.
Riguardo alle accortezze da tenere, si tratta principalmente di rispettare alcune regole base per assicurare il comfort e il rispetto reciproco:
- Rispetto della nudità: a differenza delle spiagge tradizionali, nelle spiagge naturiste è consentito, e spesso obbligatorio, rimanere nudi. Tuttavia, la nudità non deve essere utilizzata per comportamenti inappropriati o molestie sessuali.
- Rispetto delle persone: il comportamento sessuale esplicito non è accettato. Il naturismo sostiene l’idea della nudità non sessualizzata quindi comportamenti volgari o molestie sessuali non sono tollerati.
- Privacy: è considerato molto maleducato fissare altre persone o fare commenti inappropriati. Inoltre, non dovresti mai fotografare o filmare qualcuno senza il suo consenso, una pratica sempre da evitare, a maggior ragione sulle spiagge nudiste.
- Igiene: Molti club e spiagge naturiste richiedono che tu porti un asciugamano dove sederti, per questioni igieniche anche questo è un gesto di rispetto verso le persone.
- Rispetto dell’ambiente: Come in qualsiasi spiaggia, dovresti lasciare il posto pulito, senza lasciare rifiuti.
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