Quanto la plastica è diventato un problema per tutti i nostri oceani e i nostri mari? Quanto è inquinato il Mar Mediterraneo?
La Giornata Mondiale degli Oceani del 2018: contrastare l’inquinamento da microplastiche nel Mediterraneo
L’8 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale degli Oceani 2018 (sito ufficiale, in lingua inglese: World Ocean Day), la giornata degli oceani si tiene l’8 giugno di ogni anno, quest’anno dedicata all’inquinamento da plastica.
(video di presentazione dell’edizione 2018 della giornata mondiale degli oceani, edizione 2018 dedicata a porre l’attenzione sull’inquinamento dovuto alla plastica)
La giornata Mondiale degli Oceani è una grande occasione per ricordare a TUTTI NOI l’importanza che il mare ricopre nelle nostre vite e per incoraggiare l’uomo a trovare soluzioni per salvaguardare le acque di oceani e mari sempre più inquinati.
Molte sono le associazioni di volontari che si battono per difendere gli oceani ed i mari dall’inquinamento, abbiamo avuto modo di parlare di 4Ocean associazione che si batte per liberare il mare dalla plastica plastica che costituisce uno dei problemi più gravi per la salute dei nostri oceani. Tristemente famosa l’isola di plastica nel pacifico emblema della stupidità umana e del “punto di non ritorno” cui l’umanità è arrivata, l’inquinamento dei mari costituisce un problema globale e come tale va affrontato.
La World Oceans Day quest’anno si è focalizzata proprio sul principale nemico per la salute dei mari di tutto il mondo: la plastica.
La presenza di plastica nel mare ha ripercussioni su tutta la Terra e l’intero ecosistema (non solo marino)
La giornata Mondiale degli Oceani (8 giugno) ha ribadito come la plastica sia un autentico flagello ed uno dei principali problemi dei nostri
mari (compreso il nostro Mediterraneo), la plastica infatti è:
- mortale per gli uccelli,
- mortale per i mammiferi marini che possono cibarsene e di conseguenza inquinare tutta la catena alimentare
- è deleteria e nociva per le comunità che si basano sulla pesca per sopravvivere e non può che danneggiare l’attività turistica, stiamo a poco a poco distruggendo il nostro pianeta e devastando intere e meravigliose aree, recentemente abbiamo ad esempio parlato della grande barriera corallina australiana e della sua “morte“.
Fortunatamente, grazie all’impegno delle associazioni ambientaliste ma anche grazie alla scienza e alla biologia che fanno grandi progressi nella ricerca di materiali innovativi ed alternativi alla plastica (approfondisci su: bioplastiche una plastica al 100% biodegradabile) le coscienze si stanno “smuovendo” e sempre più le tematiche ecologiche e la difesa dell’ambiente diventa parte (almeno in occidente) dell’agenda politica. Anche l’Europa sta adottando misure per arginare il “mare” di plastica che sta invadendo mari ed oceani: lotta alla plastica la Commissione ue detta l’agenda 2030.
La plastica, vero e proprio flagello dei mari
Secondo i dati di WWF Italia, se vuoi approfondire di consigliamo la lettura di Metrends il Report dedicato al Mediterraneo del WWF pubblicato nel 2015, il mar Mediterraneo sta diventando sempre più una rete per la plastica, con conseguenze importanti sia per gli animali marini che per l’uomo, ma i problemi derivanti dall’inquinamento non finiscono qui, l’ambiente marino è fortemente mutato tanto che sono presenti oramai nelle nostre acque specie di pesci nuove ed aliene.
Un rapporto indica che la plastica costituisce il 95% dei rifiuti presenti nel mare, sulle coste e sui fondali del Mediterraneo: questa deriva da paesi come Spagna, Italia e Francia, nonché da Egitto e Turchia.
Più di cento specie fra pesci, tartarughe e uccelli marini del Mediterraneo hanno ingerito la plastica, con esemplari che presentavano al loro interno addirittura centinaia di particelle.
La presenza massiccia della plastica è un indicatore molto negativo dello stato di salute del mar Mediterraneo e deve sollecitare l’uomo verso azioni veloci ed efficaci per la soluzione del problema.
Video: “Plastic Is Taking Over The Ocean” [la plastica sta conquistando l’oceano]:
Cambiamenti del clima e nuove specie che abitano il mar Mediterraneo
Uno degli effetti dell’inquinamento, il surriscaldamento globale, ha portato il Mediterraneo ad avere temperature sempre più elevate, rendendolo un luogo ottimale a ospitare delle specie di animali tropicali.
Fra le nuove e più appariscenti specie marine figura il Sphyraena sphyraena, esemplare di barracuda che vive in alto mare e l’Acanthurus chirurgus, un pesce chirurgo ancora raro da trovare. Fra le meduse si possono trovare sempre più frequentemente la Pelagia noctiluca di colore rosa, l’urticante Cotylorhiza tuberculata e l’Aurelia aurita, quasi del tutto trasparente, abitano il Mediterraneo anche nuove specie di meduse “pericolose” per l’uomo, c’è da dire che la maggioranza delle specie di meduse sono innocue e che non tutte sono “sinonimo” di mare inquinato, per approfondimenti sul “mondo delle meduse”: Tutto sulle meduse dei nostri mari, innocue e pericolose.
Purtroppo proprio il Mediterraneo è la zona marina più di ogni altra al mondo invasa dalle microplastiche, con il fenomeno riguardante in particolar modo la costa toscana.
Pur ricoprendo un’area piccolissima, che costituisce circa l’1% di quella totale marina, il mar Mediterraneo presenta un’ampia biodiversità marina, che deve purtroppo avere a che fare con il 7% della microplastica di tutti i mari sul pianeta. Considerando i numeri in gioco, ben si comprende la gravità del fenomeno e l’importanza dell’implementazione di strategie volte al superamento e alla mitigazione del problema.
Sono infatti più di un milione i frammenti di plastica per ogni chilometro quadrato, una delle concentrazioni più alte in tutto il mondo: un trend che se non corretto potrebbe portare ad avere persino delle acque più ricche di plastica che di pesce.
Le microplastiche hanno un impatto decisamente negativo sull’ambiente marino del Mar Mediterraneo (e degli oceani in generale ovviamente), in quanto possono essere ingoiate dai pesci che le credono alimenti, ma potrebbero anche rivelarsi delle trappole per gli animali marini.
Limitare l’inquinamento da plastica nei nostri mari. Cosa possiamo fare nella nostra vita quotidiana?
Microplastiche, il mar Mediterraneo il più colpito
Nono solo plastica, cambiamenti climatici e “specie aliene” che cominciano a popolare il mar Mediterraneo. I dati sullo stato di salute del Mediterraneo sono piuttosto esplicativi ed allarmanti. Nel mar Mediterraneo è presente infatti una delle più alte concentrazioni di microplastiche al mondo.
Le microplastiche sono piccolissimi frammenti di materiale plastico che presentano un diametro inferiore al millimetro, non sempre visibili all’occhio umano.
Purtroppo noi italiani amiamo la plastica 🙁 secondo l’ultima ricerca Censis sull’uitlizzo della plastica nelle nostre vite quotidiane: “La sfida della plastica” ben il 96,6% degli italiani pensa che la plastica (o meglio, le plastiche, visto che i materiali plastici inquinanti vengono utilizzati in tantissimi campi) sia fondamentale almeno in un ambito della propria vita e sembra che solo il 3% degli intervistati sarebbe disposto ad eliminare completamente l’utilizzo della plastica.
Questo semplice dato ci dice che tanta strada deve essere fatta e che momenti di riflessione collettiva come La giornata mondiale degli Oceani siano fattori essenziali per un’educazione al consumo responsabile ed al riciclo.
I consigli di Natural Mania per limitare l’uso quotidiano della plastica e aiutare i nostri mari
Vogliamo concludere questo articolo con qualche semplice consiglio per ridurre l’impatto della plastica nelle nostre vite quotidiane e limitare quindi di conseguenza l’inquinamento da plastica nel nostro meraviglioso mar Mediterraneo:
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Non utilizzare piatti e bicchieri in plastica, l’usa e getta è una delle cause dell’eccessivo uso della plastica nelle nostre vite
quotidiane e del conseguente impatto inquinante nell’ambiente e nei mari
- Perché usare una cannuccia di plastica? Rifiutala quando fai l’aperitivo 😉 Elimina le cannucce di plastica quando bevi un cocktail o una qualsiasi bevanda.
- Bevi l’acqua potabile, evita l’acqua in bottiglia
- Acquista cibi sfusi
- Conserva gli alimenti in contenitori in vetro
- Riciclare sempre riciclare tutto, eccoti alcuni consigli per riciclare la plastica
- Acquista sfuso il detersivo
- Educa i tuoi figli e nipoti al riciclo e alla difesa dell’ambiente, eccoti i nostri consigli: riciclo creativo per bambini: laboratori ed idee
- Evita il più possibile i cibi surgelati
- Usa pannolini per bambini lavabili e non usa e getta
- Evita di usare gli accendini usa e getta, ed anzi, già che ci sei smetti di fumare! 🙂
Tanto abbiamo da fare…. il Pianeta su cui abitiamo è l’unico che abbiamo ricordiamocelo e sosteniamo iniziative come la Giornata Mondiale degli Oceani.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una testimonianza da una nostra lettrice sull’emergenza plastica alle Maldive.
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