Giardino Zen fai da te per creare un giardino giapponese d’incontro ed equilibrio tra gli elementi in nome del benessere psicofisico.
Le filosofie orientali da sempre hanno avuto il loro fascino nel mondo occidentale perché così distanti dal nostro modo cinico e razionale di vedere la vita e rapportarci con oggetti e persone, rimandando ad una ricerca dell’interiore e di uno stretto rapporto tra l’uomo e gli elementi della natura. Anche nei nostri spazi verdi possiamo importare questo modo di vedere la vita studiando gli elementi e il loro significato, ed è proprio con lo studio della cultura, in questo caso giapponese, possiamo dar vita al nostro giardino Zen fai da te.
Non esiste un unico giardino zen fai da te, vi sono diverse filosofie e scuole di pensiero che possono essere seguite come il tradizionale Karesansui, minimalista e senza l’elemento dell’acqua, con soli due elementi indispensabili ovvero le pietre e la sabbia. Noi che non siamo ortodossi ma semplici appassionati crediamo in un giardino dominato dai 4 elementi (acqua, fuoco, aria, terra) che seguono il ciclo delle stagioni e si rifanno non in maniera ossessiva ma coerente alla filosofia Buddista e Zen che è ha trovato forma e disciplina nel Feng Shui. Partendo dai materiali che lo caratterizzano ecco alcuni consigli pratici su come trasformare la parte esteriore della nostra casa in un luogo di pace e meditazione partendo ovviamente dagli elementi presenti in natura e dal loro significato.
L’originario significato religioso si affianca alla voglia di creare uno spazio di benessere all’interno del luogo della nostra intimità per eccellenza, ovvero la nostra casa.
Giardino giapponese zen fai da te: le pietre come fonti perenni di energia
Emanano energia e sono cariche di significato, sono gli elementi essenziali del giardino zen e in base alla forma possono essere accostate ad uno dei 4 elementi, partiamo dallo Shigo che va accostato al fuoco avendo queste pietre forme che ricordano la fiamma queste nel giardino vanno collocate di fronte o lateralmente alle altre pietre. Il Reisho, a simboleggiare il metallo sono pietre verticali la loro forma è associata alla stabilità e alla fermezza, vengono in genere posizionate assieme ad altre pietre della stessa tipologia. Nel Thaido le pietre hanno forme anch’esse verticali vagamente fallica ricordano la fertilità ma anche grossi alberi infatti sono associate al legno, queste pietre vengono posizionate generalmente ai bordi o al centro. Infine, parliamo dello Shintai, le tipiche pietre da ruscello o stagno sono piatte e verticali la loro forma è complementare alle altre.
Le piante dettano armonia e equilibrio
La tradizione giapponese agli arborei le metteva in secondo piano dando maggior spazio agli elementi essenziali in primis pietre e la sabbia, successivamente vennero introdotte specie prima piccole dimensioni poi con il tempo sempre più grandi ma mai troppo in quando in questi spazi si è in una costante ricerca dell’equilibrio e questo fa sì che ci si fermi a piante e alberi in genere di medie dimensioni. Il giardino zen è un insieme di oggetti con valore simbolico, come un quadro dove ogni elemento è parte di un disegno armonico, ognuna parte ha il suo significato e può essere inquadrata in un dato punto del giardino o abbinata assieme ad altri elementi. La tipologia delle piante, la forma delle foglie, le sempreverdi e le non, la fioritura, il colore e la forma del fiore ogni elemento ha uno o più significati ed essendo il giardino zen un luogo atto al nostro rilassamento perché costruito in base proprio ai nostri bisogni e la nostro io, fa si che la scelta del verde e la sua collocazione negli spazi sia essenziale. Un’altra caratteristica simbolica nella scelta delle piante è quella di trovare il giusto equilibrio tra il carattere maschile e femminile, le prime hanno un chioma larga, poco regolare e austera mentre le seconde sono di dimensioni minori, emanano grazia ed generalmente producono bei fiori.
Ecco alcune piante che consigliamo per realizzare un giardino zen fai da te:
- Azalee
- Il bamboo
- Il muschio
- Ninfe
- Ciliegio
- Fiori di loto
- Orchidee
- L’acero
L’acqua elemento vitale del giardino zen fai da te
E’ fonte di vita in quanto la sua presenza la rende possibile, nel Karesansui il tradizionale giardino giapponese non era prevista anche se era rappresentata in maniera simbolica dalla ghiaia. Con il tempo e con le diverse filosofie succedutisi l’elemento fonte di vita eccellenza ha trovato la sua collocazione essenziale assieme agli altri . Nei giardini zen giapponese può trovare rappresentazioni diverse e può essere accostata a piante e materiali, vi sono infatti fontane, stagni o ruscelli ognuno con un significato diverso. I laghetti sono il simbolo dell’armonia, combinati assieme alle ninfe, ai pesci e ai muschi, mentre i ruscelli rappresentano l’impeto della natura e lo scorrere del tempo. Discorso a parte meritano le fontane che sono una combinazione tra impeto e armonia, assieme alle pietra levigate e trasformate dall’uomo sono senz’altro la rappresentazione maggiore del rapporto armonico e virtuoso che può esistere tra elementi naturali e antropici. L’acqua è l’elemento del movimento che va a creare simbiosi con le altre componenti statiche, il movimento dell’acqua lento o impetuoso che sia genera effetti particolari, coniugandolo con piante, pietre.
Sabbia, lanterne, vasi e altri accessori per creare il tuo giardino zen “fai da te”
Non arena comune ma di granito o marmo bianco questo è il primo consiglio. La sabbia è l’ultimo degli elementi indispensabili che vi segnaliamo per il nostro giardino zen anche se questo non vuol dire che sia di minore importanza anzi, simboleggia l’acqua e soprattutto i suoi effetti attraverso le increspature una rappresentazione dello scorrere degli eventi e della vita. Per questo tipo di giardini si utilizza sabbia bianca e sottile in genere proveniente dagli scarti delle lavorazioni. Per gli accessori bisogna far sì che vi sia coerenza con i materiali usati per le lanterne per esempio suggeriamo quelle di bambù, mentre per i vasi e delle statue devono essere quantomeno simili alle pietre utilizzate nel resto del giardino. Tutto insomma deve rientrare nel quadro armonico che siamo andati a creare e non devono essere accessori in senso stretto in quanto parte integrante del tutto.
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