Perché sono nati i giardini verticali?
Le strutture moderne, sia negli interni che negli esterni, fanno spesso i conti con il funzionalismo che vede la forma piegata al fine e allo scopo, lasciando l’aspetto estetico quasi in secondo piano. I giardini verticali nascono dalla necessità di far dialogare natura e forme architettoniche moderne in modo che possano fondersi in un unico disegno armonico.
Si è partiti dalla constatazione che gli edifici sono sempre più alti e le loro forme impongono l’ottimizzazione degli spazi assieme alla realizzazioni di opere a risparmio energetico con un impatto ambientale limitato e in armonia con il contesto che li circonda. Nasce così la necessità anche per le aree verdi di progettare anche questo tipo di spazi rendendoli un unicum con la forma anzi, l’obiettivo è rendere il verde parte della forma: Da questa esigenza e dall’intuizione di un botanico geniale come il francese Patrick Blanc che nel 1994 presentò la sua idea suscitando sin da subito curiosità, infatti la prima realizzazione è stata fatta in un parco di Parigi.
La varietà delle forme e la duttilità di questi spazi verdi fa sì che essi risultino adatti ad abbellire sia gli esterni che gli interni delle costruzioni moderne portando verde, ossigeno e originalità.
L’idea è piaciuta a tal punto che oramai la maggior parte dei centri urbani hanno adottato qualche ‘esperimento’ di giardino verticale con le sue variante e le evoluzioni incorse nel tempo.
Chi ha inventato il giardino verticale?
Come prima cosa una premessa storica, i giardini realizzati in città non sono un’invenzione contemporanea, ad esempio i giardini pensili sono stati inventati molto molto tempo fa.
I giardini pensili di Babilonia sono stati una delle sette meraviglie del mondo antico.
Una breve storia dei giardini pensili di Babilonia è riassunta in questo video:
I giardini verticali pensili di Babilonia, per certi versi antesignani dei “nostri” giardini verticali, furono creati per volontà del Re Nabucodonosor II nel 590 avanti Cristo.
Una ricostruzione in 3D dei giardini di Babilonia per “donare spazi verdi alla città”:
Ma è il botanico francese Patrick Blanc ad aver inventato il giardino verticale per donare alle nostre metropoli piante e giardini pur in assenza di spazio urbano dedicato agli spazi verdi. Le sue tecniche architettoniche sono diventate famose in tutto il mondo.
Il primo giardino verticale di Patrick Blanc è stato realizzato nel 1994.
Un’intervista (in lingua inglese) a Patrick Blanc il creatore dei giardini verticali:
Il giardino verticale è solo un fattore estetico o..
No di certo, anche se è vero che questi originali spazi verdi sono stati concepiti con il compito di ‘abbellire’ il grigiume dei palazzi moderni vi sono altri motivi perché tanti architetti e designer decidono di adottare un giardino verticale nei loro progetti. I vantaggi di un giardino verticale risiedono anche nel risparmio energetico in quanto accrescono l’isolamento termico ed acustico degli edifici, il verde infatti ha un ‘effetto ovattante’ riducendo l’impatto degli agenti esterni e interni. Inoltre ha anche un effetto positivo sull’ambiente assorbendo anidride carbonica e liberando ossigeno, altro fattore non secondario catturano le terribili polveri sottili prime responsabili di malattie dell’apparato respiratorio.
Componenti e varianti dei giardini verticali
I giardini verticali si posano su strutture impermeabili perlopiù in Pvc ma anche in altri materiali resistenti all’umidità e all’usura collocate, assieme a grate di metallo, nelle pareti e nei muri degli edifici. Ogni struttura ha le proprie varianti a seconda delle piante utilizzate, della grandezza, dell’utilizzo o meno di terra e di fertilizzanti.
La varietà delle espressioni di questa forma di eco-design e, perché no di arte, fa si che si stiano studiando soluzioni sempre più innovative sia per gli interni che per gli esterni.
La voglia di verde è tanta nelle città e l’intelligenza dell’uomo assieme alle nuove tecnologie può apportare miglioramenti alla qualità della vita in generale.
Sistemi a Irrigazione a goccia o licheni naturali stabilizzati sono alla base del giardino verticale
Per quanto riguarda i giardini verticali esterni per ragioni pratiche vengono preferiti i sistemi che prevedano una irrigazione a goccia o a spruzzo in modo da non creare fastidiosi problemi di allagamento e disperdere meno acqua possibile. Tutto dipende dal tipo di pianta che si è scelto per il giardino, vi sono piante con maggiore (macroterme) o minore (microterme) resistenza al caldo, alcune necessitano per vivere di terra mentre altre hanno semplicemente bisogno di acqua e delle sostanze necessarie per la fotosintesi clorofilliana. L’irrigazione, assieme al consumo di elettricità e alla manutenzione (3 o 4 volte all’anno) sono i punti deboli di questo tipo di aree verdi in quanto non sono proprio alla portata di tutte le tasche e con il tempo i costi tendono a lievitare. In alcuni sistemi l’acqua piovana viene catturata nelle parti alte e poi irrigata a goccia assieme al fertilizzante, ma spesso non basta specialmente nelle città poco piovose, bisogna per questo ricorrere a sistemi di irrigazione classica.A questi aspetti hanno cercato di ovviare le aziende (molte italiane come Punto Verde o Abito Verde) che hanno brevettato i muschi e licheni stabilizzati ideati per i giardini e i muri verticali negli interni (indoor), quindi ovviamente più prettamente per scopi decorativi. I vantaggi di questa tecnica sono: il risparmio idrico e la minore necessità di manutenzione. La lavorazione iniziale del muschio stabilizzato è prettamente artigianale, naturale ed ecologica infatti questa tecnica fa si che la linfa venga sostituita con una mistura tra acqua e glicerina che consentono al lichene e/o al muschio in condizioni di conservazione ideale di mantenere il suo aspetto per circa un decennio.
Che cos’è il lichene nordico stabilizzato? Se sei curioso scoprilo in questo video:
Giardino verticale in casa, 3 tipologie di piante consigliate
1. Edera, la pianta più “facile” per realizzare il tuo giardino verticale
L’edera appartiene alla famiglia delle Araliaceae ed è la pianta rampicante e sempreverde per eccellenza, per questo si vede spesso sulle facciate dei condomini o sulle pareti di piccole villette.
I vantaggi di scegliere l’edera per il giardino verticale di casa:
- L’edera è una pianta molto resistente
- Facile da coltivare
- Richiede relativamente poca cura ed ha un impatto visivo molto bello
- Cresce a temperature abbastanza compatibili con il nostro clima
2. Piante Grasse
Le piante grasse hanno molti vantaggi per questo vengono spesso scelte per i giardini verticali:
- Hanno bellissimi fiori variopinti e colorati che possono dare davvero un bel tocco alle nostre pareti
- Assorbono acqua al loro interne e richiedono di conseguenza poca irrigazione e sopravvivono anche se “ci scordiamo di annaffiarle”
- Si adattano molto bene a qualsiasi clima
3. Felce
La felce (della famiglia delle Pteridofite) è senza dubbio una delle piante più utilizzate nei giardini verticali.
Vantaggi di scegliere la felce per il giardino verticale:
- Cresce in zone ombrose ed umide quindi si presta bene ad alcune tipologie di case
- Non richiedono troppo acqua, in estate basta annaffiarle ogni 2 settimane
Anche i giardini verticali richiedono acqua (ovviamente) ecco un bel video che ci spiega come irrigare il nostro giardino verticale:
Come installare un impianto di irrigazione goccia a goccia per il tuo giardino verticale:
Se vuoi “passare all’azione” e creare il tuo giardino verticale fai date ecco alcuni video da cui partire
Come realizzare un giardino verticale fai da te in casa:
Come portare la “natura in casa propria” grazie al giardino verticale:
Come montare un giardino verticale in casa (in una piccola parete):
Se non “ti basta l’estetica” puoi decidere di coltivare un piccolo orto in poco spazio, eccoti 2 video su come creare un orto verticale in casa:
Come coltivare un orto verticale in casa:
Hai il “pollice verde” leggi i nostri approfondimenti su orti e giardini: