Da diversi anni l’attenzione verso la sostenibilità ambientale è considerata sempre più importante ed è diffusa in moltissimi ambiti, ivi compreso quello del giardinaggio. È infatti sempre più comune sentir parlare di giardinaggio eco-friendly, green gardening o giardinaggio sostenibile, ecologico ecc.
Terminologia a parte, gestire il proprio giardino in modo eco-friendly significa sostanzialmente adottare pratiche che, nei limiti del possibile, possano ridurre l’impatto ambientale, preservando le risorse naturali e migliorando la salute del terreno.
Questo approccio “green” non è utile soltanto in un’ottica ambientale generale, ma favorisce anche la crescita di un prato verde e sano.
Giardinaggio eco-friendly: l’importanza della scelta delle attrezzature
È indubbio che uno degli aspetti chiave per un giardinaggio eco-friendly sia il ricorso ad attrezzature eco-friendly. Se è vero che le attrezzature manuali da giardinaggio (come zappa, vanga, carriole, annaffiatoio ecc.) non hanno alcun impatto negativo sull’ambiente, altre, quelle a combustione interna (tagliaerba, trattorini, decespugliatori ecc.), utilizzano combustibili che inevitabilmente producono emissioni inquinanti.
Da questo punto di vista una risposta adeguata potrebbe per esempio essere un tagliaerba elettrico per prendersi cura del prato così come un decespugliatore elettrico può essere una soluzione interessante e sostenibile per eseguire diversi lavori di giardinaggio.
Peraltro, le attrezzature elettriche riducono anche i livelli di inquinamento acustico e vale la pena ricordare che quelle attuali sono molto performanti, diversamente dalle prime che furono messe in commercio molti anni addietro, più “pionieristiche” e adatte soltanto a giardini di piccole dimensioni. Non ci sono quindi ricadute negative in termini di performance.
Irrigazione: l’importanza del risparmio idrico
Non si può parlare di giardinaggio eco-friendly se non si pone attenzione al risparmio idrico. Ovviamente, l’acqua è una risorsa fondamentale per un giardino rigoglioso e per un prato verde e sano, ma un suo uso eccessivo può essere dannoso non soltanto per il giardino, ma anche per l’ambiente stesso.
Oggi fortunatamente sono disponibili in commercio sistemi a basso consumo idrico, che si avvalgono anche di timer programmabili per ottimizzare al massimo i consumi. Un’idea, ove la si possa praticare, è anche quella di ricorrere a cisterne per la raccolta dell’acqua piovana che potrà essere in seguito riutilizzata.
La selezione delle piante
La selezione delle piante in ottica eco-friendly è un argomento più delicato, dato che si tratta di una questione legata al gusto personale.
In linea di massima, comunque, il suggerimento che si può dare a questo riguardo è quello di scegliere piante che siano native del luogo, ovvero piante autoctone; questa scelta trova giustificazione nel fatto che si tratta di specie vegetali perfettamente adattate al clima e al suolo del luogo e, di conseguenza, sono minori gli interventi necessari, con inevitabile impatto ambientale inferiore.
Altre pratiche sostenibili
Un giardinaggio sostenibile passa anche attraverso la scelta di alternative green ai composti chimici per il prato; oggi, infatti, sono disponibili fertilizzanti organici di notevole efficacia.
Una buona pratica è anche quella di utilizzare il compost derivato dagli scarti vegetali e da altri residui organici. Anche l’uso del letame è una pratica green ed efficace.
Infine, un’altra pratica sostenibile è il mulching, un particolare sistema di taglio dell’erba che consiste sostanzialmente nel ridurre i fili d’erba tagliati in piccolissimi frammenti che si decomporranno facilmente, concimando il prato in modo assolutamente naturale.
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