Materassi tradizionali giapponesi: il Futon è un materasso in cotone biologico, combinalo con il tatami e segui i consigli della filosofia zen per dormire bene.
Per tante persone il Giappone non è solamente uno stato o un luogo geografico, ma è anche un passione per un popolo che per lo stile vita e il modo di essere dei suoi abitanti trova tanti ammiratori anche in Italia.
Tra i tanti aspetti della vita dei giapponesi che incuriosiscono le persone sono il mondo in cui dormono, ovvero per terra utilizzando il cosiddetto Futon, il materasso della tradizione nipponica detto anche materasso arrotolato, che sempre nella tradizione poggia sul Tatami, il pavimento giapponese, scopriamo insieme le caratteristiche del materasso e del letto giapponese tradizionale.
In questo post tenteremo di spiegarvi il perché di questo modo che a noi potrebbe sembrare ‘anomalo‘ e ‘scomodo‘ di dormire, che in realtà non lo è. Voi direte: ‘Ma visto che ne parlano quelli di naturalmania possiamo definire il materasso giapponese detto futon ecologico?’, ebbene si ma con qualche accorgimento soprattutto stando attenti ai materiali con cui questi prodotti sono fatti che devono essere rigorosamente biologici e certificati. Ma questo spetta ad ognuno di noi appurarlo.
Ma andiamo ora a scoprire i segreti del letto Futon giapponese!
Letto Futon, il materasso giapponese per dormire in terra
Come forse saprete le case giapponesi sono mediamente più piccole di quelle occidentali e quindi il concetto di
camera da letto come ce lo abbiamo noi risulta un po’ ingombrante per la metratura complessiva della casa nipponica e per ospitare un letto e delle suppellettili come il comodino o il canterale. Secoli fa (epoca Heian, VIII – XII° secolo) si è reso necessario creare un qualcosa che fungesse da ‘oggetto dove dormire‘ che la mattina potesse essere arrotolato e messo nell’armadio la mattina. Nacque così il Futon nelle caratteristiche generali del tutto simili a quelle attuale. L’uso di massa di questo materasso è stato relativamente lento, non perché le persone non ne apprezzassero l’uso, ma perché all’inizio si trattava di un lusso per pochi fortunati. Prima dell’introduzione del Futon i poveri dormivano per terra sulle stuoie, mentre i ricchi impilavano i Tatami, fu quando questi ultimi cominciarono ad aggiungere all’ultimo del materiale di cotone imbottito che si può parlare dei primi esempi di Futon. In tante famiglie, anche adesso, la stanza che di notte si usa per dormire è la stessa stanza in cui durante il giorno viene utilizzata per i pasti o come salotto. Anche i turisti che giungono nell’Impero del Sol Levante è possibile sperimentare questo modo di dormire se prenotate nelle tipiche locande chiamate Ryokan dove potrete dormire nelle Washitsu, ovvero le camere tipiche giapponesi L’arredamento della casa nipponica è per molti versi minimalista rispetto al nostra tendenza ad accumulare oggetti e mobilia ma soprattutto segue la filosofia zen volta a creare un quadro armonico che ci permetta di vivere bene nei nostri spazi domestici.I giapponesi ed i “giappo maniaci” sanno che non è di sé per sé scomodo dormire per terra, mentre altri storceranno il naso.
Dormire per terra è scomodo? Proviamo a sfatare questo mito!
Innanzitutto è economico (costa relativamente poco), pratico (la mattina la camera si può facilmente trasformare in salotto), consente di ottimizzare e guadagnare spazio (in genere ogni famiglia giapponese tiene nel ripostiglio oltre ai Futon personali almeno un paio per gli ospiti). Mentre per il discorso prettamente legato alla qualità del sonno e alla postura, va sottolineato che ci pensa il Tatami a rende il suolo più morbido e il fatto di essere un materasso tutto sommato corto, di fatto costringe chi lo usa ad assumere una postura corretta che alla lunga preserva dal mal di schiena. Le superfici ‘dure’ sono un toccasana per la colonna vertebrale. Sono tanti gli studi che negli ultimi anni hanno confutato che dormire in superfici dure (ma non troppo) fa bene innanzitutto alla postura.
Di che materiale sono fatti i materassi Futon?
Il tessuto naturale tipico del materasso giapponese è il cotone (grezzo) che dobbiamo assicurarci di sapere se di provenienza biologica garantita. Nelle versioni più recenti i materassi futon vengono prodotti anche in fibra di cocco, lattice o materiale sintetico riciclato. Anche se questi ultimi modelli hanno dei pregi dal punto di vista sia della comodità che della sostenibilità, possiamo considerare il futon un materasso vegano e va sottolineato che il Futon classico è fatto rigorosamente a mano e in 100% cotone biologico selezionato. E’ composto da diverse falde rivestite con una trapunta dalle diverse fantasie ed imbottite di piume. In genere nella versione giapponese le falde sono 3 con uno spessore dai 6 agli 8 centimetri, mentre quelli ‘adattati’ agli usi occidentali hanno fino a 5 o 6 falde ed uno spessore tra i 14 ed i 15 centimetri. Sempre cercando di non discostarsi troppo dai nostri gusti ne vengono prodotti di grandezze simili ad un nostro letto, quindi singolo ((80/90 x200cm), a una piazza e mezza (120/140x200cm) e matrimoniale (160/180x200cm). Il futon è un materasso vegano!
Materasso giapponese Futon e Tatami
Futon e tatami ovvero la camera da letto tradizionale giapponese, che come già detto di giorno può convertirsi ad altro uso, ha oltre al Futon come elemento indispensabile il cosiddetto Tatami, detto il pavimento giapponese. Le stanze giapponesi sono chiamate washitsu ed hanno nel Tatami l’elemento essenziale, si tratta di pannelli con una base in legno, truciolato o altro materiale pressabile e foderati con uno strato in paglia di riso ma non solo, intrecciata e pressati. Nati nelle case dei nobili, guerrieri e ricchi mercanti giapponesi, venivano utilizzati come pavimento nei luoghi da pasto o ricevimento (celebre nella cerimonia del tè chiamata Cha no yu ), sempre le persone facoltose ed i Samurai utilizzarono il Tatami come letto impilandoli uno sopra l’altro ed utilizzando un rettangolo più piccolo come cuscino. Sono tutt’ora la base ideale dove far poggiare i materassi Futon e sono in gran parte delle case nipponiche. Vista la relativa fragilità dei materiali con cui vengono prodotti, nelle stanze con il Tatami si va rigorosamente scalzi, ma non solo, togliersi le scarpe per girare in casa è visto come una questione di igiene e pulizia (come dargli torto!).Detto questo se si vuole andare oltre la tradizione ma non rinunciare agli elementi essenziali negli ultimi anni sono state create soluzione di design che coniugano il meglio della filosofia zen con la voglia di stile e comodità.
Accessori e stili della Washitsu (la stanza giapponese)
- Zabuton: cuscino tradizionale usato per la meditazione zen, ma anche come cuscino per sedersi per terra;
- Zafu: altro cuscino, questa volta tondeggiante, viene utilizzato nella meditazione o come arredo;
- Contrasti: ricordare la filosofia dello Yin e Yang quindi mettere oggetti che rompono con lo stile dominante:
- Luci naturali: le fonti di luce sono essenziali, rivolgere il Futon nella direzione della finestra più grande;
- Lampade: metti nella tua camera degli Andom con telaio di bambù e carta di riso;
- Armonia: nella disposizione degli oggetti e nei colori segui la filosofia zen e crea un disegno armonico;
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