Il racconto e le foto testimoniano una situazione preoccupante che deve allarmare e far riflettere.
Un nostra lettrice, Giuliana Ventura, ci ha scritto per darci un’importante testimonianza di quello che ha visto nel suo recente viaggio alle Maldive con la famiglia, precisamente nell’isola di Thinadhoo facente parte dell’atollo di Felidhoo. Memore di un precedente viaggio nel 2007 dove aveva visto queste isole come ce le immaginiamo tutti, spiagge magnifiche e acque cristalline. Invece con molta delusione ha trovato le spiagge invase da rifiuti di plastica di ogni tipo.
In questa intervista in esclusiva per Natural Mania Magazine ci racconta la sua esperienza che ci porta a riflettere e come nel suo caso a reagire per cercare di migliorare le cose per le future generazioni.
Se avete avuto delle esperienze simili e volete dare la vostra testimonianza non esitate a scriverci: info@naturalmania.it
Parlaci della tua esperienza recente alle Maldive e su quello che hai visto in particolare la plastica in posti che dovrebbero essere incontaminati e invece…
Sono stata alle isole Maldive dal 28 maggio al 4 giugno di quest’anno, è vero che in questo periodo da loro è inverno ma l’alta stagione e’finita da poco e mi ha colpito la tanta plastica che ho potuto vedere sia nelle isole deserte che in quella abitate. Precisamente siamo stati in una guest house sull’atollo Felidhoo sull’isola Thinadhoo. Questo è il secondo viaggio che faccio alle Maldive, il primo nel 2007, nell’atollo di Ari isola Velidhu, la situazione era completamente diversa. Nessuna traccia di plastica, il paradiso che ti immagini nelle cartoline, per questo la mia delusione e rabbia per quello che ho visto è tanta.
Come vivono gli abitanti delle Maldive questa situazione, in particolare i gestori degli alberghi? Sono coscienti dei rischi per l’ambiente e per il turismo?
Nelle spiagge ci sono cestini per i rifiuti o c’è tanto menefreghismo?
Sulle spiagge delle isole non abitate non ci sono secchi per la spazzatura. Mentre in quelle abitate pochi, ma solo sulla strada principale dove ci sono i negozi. Per esempio le foto qua sotto sono state scattate all‘isola di Bodumohora che è praticamente disabitata.
Tornerete mai alle Maldive?
Certo che ci tornerò ma no nei resort. Da ora in poi sempre nelle guest house, possibilmente ecosostenibili, vi è un concetto più umano di fare turismo che ci è piaciuto. Quest’anno abbiamo abbandonato per sempre l’idea della vacanza in un hotel, vogliamo vivere qualcosa di più alternativo e vicino alla realtà del luogo.
Cosa dovrebbero fare secondo voi i governi e gli stessi turisti per invertire la rotta?
Imporre delle leggi e introdurre il principio del “chi sporca paga“. Fare delle lezioni nelle scuole, nelle strutture sia per bambini e sia per adulti in modo da sensibilizzare le persone sull’emergenza plastica in atto. Poi metterei delle telecamere sulle isole deserte, caricati con pannelli solari, per monitorare anche chi arriva sull’isola e sporca, mettere dei bidoni e almeno una volta al mese svuotarli e ripulire quello che l’oceano porta. Rendere i turisti attivi e far si che durante i giorni che si godono l’isola abbiano la possibilista raccogliere e buttare nei bidoni quello che si trovano per terra o in mare.
Al vostro ritorno in Italia vi sentite in dovere di dare il vostro apporto contro il problema della plastica? Che tipo di appelli e di iniziative avete intenzione di fare?
Il problema è che molti turisti avranno notato la plastica, ma quando si rientra a casa o perché “ il problema non è più’ mio” o per mancanza di tempo, non denunciano quanto hanno visto.
Io mi sono fatta una promessa di far sentire la mia voce perché casa mia e’ la Terra e si merita tutto il nostro rispetto. Mi piacerebbe far parte del gruppo che si occupa di andare a ripulire questi bei posti dalla plastica in modo da farli tornare i paradisi di prima.
Comunque penso che la maggior parte della plastica venga portata dal mare perché ho visto reti delle navi ed oggetti che sulle isole non si trovano.