“Molte persone piccole, in luoghi piccoli, facendo piccole cose, possono cambiare il mondo.” (E. Galeano)
Se dovessimo cercare una frase che catturi l’essenza della storia che stiamo per raccontare, sarebbe senz’altro questa.
Ekoe contribuisce alla creazione di un mondo “plastic free” creando stoviglie biodegradabili o compostabili che rispettano i criteri individuati dalla normativa UNI EN 13432.
Ma questa storia ve la vogliamo raccontare dall’inizio e per intero, perché è un messaggio d’amore universale, uno stimolo a credere nei propri sogni e la dimostrazione di come ognuno di noi, con fiducia e sacrificio, possa realizzare una piccola grande rivoluzione.
Il casolare
Sarua e Zaira sono una coppia coraggiosa e tenace che vive con i suoi quattro figli, tre cani e una dolcissima gatta in un casolare a Bellante. Un puntino sul Pianeta Terra, su una collina che guarda il Gran Sasso da un lato e l’Adriatico dall’altro.
Nella loro vita precedente vivevano a Ravenna, in una quotidianità fatta di ritmi frenetici e lavori tanto impegnativi ma poco soddisfacenti.
Da qui, nasce l’esigenza e la volontà di rivoluzionare la propria vita.
Trovano (su internet!) un vecchio casolare abbandonato a Bellante e decidono di ricominciare da lì, reinventandosi totalmente.
Il casolare è davvero malmesso, senza elettricità, senza riscaldamento e senza impianto idraulico.
A poco a poco lo sistemano, lo rendono abitabile e confortevole per tutta la famiglia e, appena terminato, si trovano a dover affrontare l’interrogativo che ci siamo posti o ci poniamo più o meno tutti noi almeno una volta nella vita: come guadagnarsi da vivere.
L’impegno ambientale
Da sempre Zaira e Sarua hanno a cuore la tutela dell’ambiente.
Ekoe nasce infatti come associazione ambientale, per proteggere il nostro splendido territorio e sensibilizzare all’uso consapevole delle risorse, riducendo, dove possibile, l’impatto che l’uomo ha sul Pianeta.
Devono essere sembrati dei folli e dei visionari, perché dieci anni fa (purtroppo) non c’era ancora una grande attenzione mediatica sui problemi dovuti all’inquinamento ed all’uso massivo di plastica, non c’era la consapevolezza di oggi, né una concreta volontà di mettere in atto cambiamenti rivoluzionari, sia a livello personale che governativo.
Ripulire le strade e le campagne, limitare l’uso della plastica dentro casa, cambiare le proprie abitudini è stato solo l’inizio di un percorso.
Ekoe è un lavoro a tempo pieno, nella vecchia stalla del casolare a piedi nudi, o in giro per l’Italia a consegnare detergenti biodegradabili sicuri per l’uomo e per l’ambiente.
Questo tipo di lavoro assorbe tanta energia, non ci sono orari né ferie, quando a fine giornata lavorativa si chiude l’ufficio si continua dentro casa al piano di sopra.
Eppure, quando è già sera inoltrata e Sarua e Zaira si lasciano cadere sul letto, la stanchezza cede il passo ad un profondo senso di soddisfazione e gratitudine, per aver finalmente intrapreso la strada giusta, nonostante tutte le incognite e le mille difficoltà.
Il sogno che diviene realtà
Nel 2015 l’associazione ambientale Ekoe diventa una cooperativa, perché c’è troppo da fare e Zaira e Sarua vogliono contribuire in maniera ancora più efficace.
Per abolire la plastica, in particolare quella monouso che ha letteralmente sommerso il Pianeta, iniziano a proporre splendide soluzioni Plastic Free.
Si apre un mondo.
Lo stesso che si apre ai clienti quando scoprono che per ogni tipo di monouso plastico esistono alternative più belle e più sicure, realizzate con materiali di riciclo o con materie prime a basso impatto ambientale. Monouso che, una volta utilizzato, viene gettato nella frazione dell’umido e diventa davvero utile compost per la terra.
Quando si parla di monouso si pensa a piatti, bicchieri e posate. In realtà, i cosiddetti prodotti usa e getta nella nostra realtà quotidiana sono tanti, tanti di più.
Alcuni esempi?
Il film plastico di frutta e verdura preincartate, le buste della pasta o del riso sottovuoto, i sacchetti per frutta secca, cereali, biscotti e caramelle, i contenitori di carne e pesce preconfezionato, le cannucce, le vaschette per il gelato, le scatole per panini e hamburger.
Sono tutti prodotti usa e getta, che spesso non vengono o non possono essere differenziati e riciclati e finiscono con l’inquinare corsi d’acqua, fiumi e mari. Le conseguenze drammatiche sulle specie animali e vegetali sono sotto gli occhi di tutti. Quello che forse ci è meno chiaro è che basta davvero poco, per fare tanto. Se negli street food, nei locali, nei ristoranti, sulle spiagge si diffondesse l’abitudine di utilizzare monouso compostabili, piuttosto che plastica, nel giro di pochi anni diminuirebbe esponenzialmente il consumo di plastica e l’inquinamento che ne consegue.
Ekoe ha iniziato con pochi prodotti e attualmente vanta nel suo catalogo più di 800 soluzioni Plastic Free, perché è aumentata la richiesta di questo tipo di materiali e perché tante imprese all’avanguardia, anche qui in Italia, hanno cominciato a credere ed investire in questi progetti.
Sarua e Zaira hanno realizzato un piccolo, grande sogno: quello di diffondere le loro idee attraverso proposte concrete, per arrivare oggi a spedire i loro prodotti in tutto il mondo.
Ogni singola cannuccia compostabile, ogni piatto in foglia di palma, ogni detersivo ecologico venduto racchiude un messaggio etico importante, di rispetto per la natura e di profonda fiducia nei confronti dell’essere umano che può davvero fare tanto per il suo Pianeta e recuperare agli errori del passato.
Le collaborazioni in Italia ed all’estero
Un grande merito di Ekoe è stato senza dubbio quello di riuscire a realizzare progetti ad ampio raggio, conivolgendo istituzioni, scuole, parchi, attività commerciali e molte altre organizzazioni che avessero a cuore la tutela dell’ambiente e l’abolizione della plastica monouso.
La collaborazione con Unpli (Unione nazione Pro loco italiane) risale al 2017, quando Ekoe, per sostenere le comunità colpite dal terremoto, propone l’iniziativa Sostieni le Pro Loco d’Abruzzo.
Tutte le Pro loco italiane potevano acquistare con sconti e prezzi vantaggiosi materiali compostabili da Ekoe, che avrebbe devoluto il 10% dell’intero ricavato alle Pro loco abruzzesi. Non parliamo di cifre particolarmente alte, ma l’iniziativa ha avuto un grande impatto sociale, perché ha dimostrato come anche una piccola cooperativa possa innescare meccanismi di solidarietà attraverso la sensibilizzazione sul tema della plastica monouso.
Numerosi sono gli accordi siglati fra Ekoe ed altri enti per promuovere l’uso di stoviglie monouso compostabili. I soci dei circoli Arci e le cooperative aderenti a Lega Coop Abruzzo, ad esempio, possono acquistare i prodotti di Ekoe usufruendo di sconti ed agevolazioni.
Proprio qualche giorno fa, la cooperativa Ekoe è stata invitata in uno dei migliori ristoranti al mondo per formare ed informare tutto il personale sulle proposte e sulle soluzioni plastic free.
In una splendida cornice naturale sulla Costa Azzurra francese, nel ristorante Mirazur (tre stelle Michelin), Ekoe ha tenuto un corso di formazione per il personale del ristorante, da sempre attento al rispetto della natura in ogni sua forma. I piatti dello Chef rispecchiano alla perfezione questa tendenza, con cibi rigorosamente biologici e molti prodotti a km 0, curati proprio nell’orto-giardino del ristorante Mirazur.
Per questa ragione, l’incontro e la formazione con Ekoe ha avuto un duplice valore: da un lato, spiegare a tutto il personale le alternative alla plastica ed illustrare i vari materiali disponibili.
Dall’altro, affrontare il tema dello smaltimento dei prodotti plastic free, che, essendo totalmente biodegradabili e compostabili, diventano dopo il loro utilizzo utile compost per lo splendido ortogiardino del ristorante Mirazur. Un circolo virtuso in cui anche i rifiuti diventano una risorsa e non più un problema.
Se qualcuno avesse detto a Zaira e Sarua, qualche anno fa, che sarebbero finiti in uno dei migliori ristoranti al mondo per fare formazione a tutto il personale, probabilmente sarebbero scoppiati a ridere senza crederci neanche per un secondo.
Eppure, dopo tanti sforzi e tanta ostinazione, è arrivata ad Ekoe la lusinghiera proposta perché in Francia, attualmente, ancora nessuno ha le conoscenze e le competenze che questa piccola, grande cooperativa ha sviluppato negli ultimi dieci anni.
Del resto, “molte persone piccole, in luoghi piccoli, facendo piccole cose, possono cambiare il mondo.”
Per un mondo “plastic free” altri articoli di natural mania:
- Cannucce ecologiche contro la plastica monouso
- Liberare il mare dalla plastica grazie ai volontari di 4Ocean!
- Come ricavare plastica biodegradabile dagli scarti alimentari
- Plastica di patate: la rivoluzionaria alternativa alla plastica monouso
- Bioplastiche: materiali 100% biodegradabili
- Come riciclare le bottiglie di plastica
- Lotta alla plastica la Commissione Ue detta l’agenda 2030
- L’emergenza plastica arriva alle isole Maldive