I droni postino, saranno utilizzati nel prossimo futuro per le consegne dei pacchi?
Se la tecnologia in questo caso si dimostra amica dell’ambiente lo è decisamente meno del lavoro.
Fino a qualche anno fa pensare a un mezzo robotico volante o terrestre per le consegne poteva far pensare a un film di fantascienza ora possiamo dire che siamo vicini alla realtà e tra qualche anno potrebbe costituire la normalità utilizzare dei droni postino.
In un’ottica che vede la tecnologia robotica sostituire l’uomo in numerosi mestieri questa notizia lascia in qualche maniera interdetti, se si pensa che il futuro potrebbe riservare brutte sorprese a figure popolari e in qualche maniera romantiche come i postini o portalettere che potrebbero venire sostituiti o ridimensionati nel numero per la concorrenza dei mezzi automatici. Colossi come Amazon, ma non solo, ci stanno già pensando da anni e sono in fase di studio e sperimentazione avanzata delle consegne tramite i droni.
Dal punto di vista ecologico che dire? Stiamo parlando di mezzi perlopiù elettrici che andrebbero con la loro presenza sul campo a diminuire l’inquinamento urbano ridimensionando la portata del traffico. Dal punto di vista pratico? Facendo qualche esempio i droni terrestri migliorerebbero i tempi di consegne di alimenti da mangiare caldi (la pizza, kebab, rosticceria), mentre quelli volanti porterebbero in maniera rapida medicine, sangue o prodotti particolari di prima necessità in posti impervi e poco raggiungibili. Non necessitano di mancia ma sono freddi e molto meno simpatici dei nostri amici postini! Vi sono insomma dei pro e dei contro come in tutte le cose, un contro o un limite concreto che difatti sta rallentando i piani di molte aziende che stanno investendo, è la questione della sicurezza, essendo tante le variabili di rischio e non essendo ancora abituate le persone a veder girare veicoli senza conducente per di più di piccole dimensioni lungo i marciapiedi, le piste ciclabili e le strisce pedonali.
Amazon operazione consegne in 30 minuti tramite droni
E’ il colosso di Seattle ad aver puntato ingenti quantità di denaro nel progetto ‘Amazon Prime Air’ avendo l’ambizione di arrivare primo in un settore come quello delle consegna con droni postino che si prevede abbia un notevole e lucroso futuro. Si sono dati tempi operativi tra i 4 e i 5 (autorità per l’aviazione permettendo) anni per riempire i cieli di droni che consegnano i nostri pacchi.
Questo servizio che prevede l’utilizzo di un drone telecomandato in grado di trasportare nel giardino di casa pacchetti entro i 3 kg per poi ritornare alla base. Questi droni sarebbero dotati, nel caso di un’avaria o di problemi tecnici rilevante, di un sistema di autodistruzione che permettano al drone di smontarsi e di ridurre o annullare l’eventuale impatto a terra. L’obiettivo ambizioso di Amazon, oltre a volersi confermare come il vettore numero uno nel settore e-commerce, è quello di consegnare pacchetti entro la mezz’ora dall’ordine in modo da annullare tempi e distanza. Un obbiettivo utopico? Non proprio visto che si tratta di perfezionare un prodotto praticamente già pronto con numerosi test per renderlo maggiormente sicuro ed efficiente e di conseguenza superare i problemi burocratici e di sicurezza relativi al trasporto. Nel dicembre 2016 è stata sperimentata la prima storica consegna via drone avvenuta in 13 minuti.
Consegna in 13 minuti tramite un drone postino:
Yape il drone postino terrestre Made in Italy
Quando ce la mettiamo tutta siamo bravi anche noi! Guardando Yape (acronimo di Your Autonomous Pony Express) il drone terrestre autonomo e 100% italiano si presenta come un simpatico cubo, agile e leggero programmato per destreggiarsi nelle complicate geometrie dei centri storici del vecchio continente. Viaggia a 6 chilometri l’ora nei marciapiedi e 20 nelle piste ciclabili, con una autonomia di 80 km, ma soprattutto non inquina essendo completamente elettrico. Nato dalla mente di 70 ingegneri raggruppati nella ‘Fabbrica di imprese’ e-Novia, Yape è il “drone postino” green alla crescente domanda di trasporto merci in aree urbane, che si presenta alla sfida di un mercato interessante e competitivo. E’ dotato di numerosi sensori che gli permettono di superare gli ostacoli e di una certa agilità nel compiere manovre improvvise, ogni volta che esegue una consegna è lui stesso a fornire nuovi dati ed a correggere in tempo reale eventuali cambiamenti di percorso o segnalare incidenti o lavori in corso.
Anche le modalità di ritiro e di consegna sono innovative combinando i dati presenti negli smartphone della persone che spedisce rispetto a chi riceve e un’sistema di riconoscimento facciale ‘face recognition’che abilita solitamente alcuni soggetti a ritirare il pacco e che Yape deve riconoscere. Le sperimentazioni sono partite a settembre 2017 a Cremona dove si sono svolti numerosi test su strada e dove il 4 di dicembre è avvenuta la prima simbolica consegna di un pacco nei 400 metri che separano la sede della Confcommercio e il Municipio. Per chi volesse seguire le news di Yape del primo ‘drone postino’ Made in Italy gli consigliamo di seguire le news nel sito istituzionale di e-Novia.