Una delle tecniche più utilizzate per la conservazione degli alimenti è il sottovuoto, che consente di prolungare la freschezza e la durata degli stessi, e di ridurre gli sprechi in cucina. Infatti, con il sottovuoto si elimina l’aria, e quindi l’ossigeno dal contenitore, riducendo la formazione dei batteri responsabili del processo di deperimento degli alimenti.
Come si fa il sottovuoto?
Per conservare gli alimenti sottovuoto è necessario disporre di alcuni strumenti, ovvero la pompa che elimina materialmente l’aria e i recipienti o i sacchetti appositi.
I contenitori per il sottovuoto sono molto pratici da utilizzare, poiché dispongono di una membrana sul tappo simile a una ventosa, che consente di eliminare l’aria mediante una pompetta manuale (in genere fornita assieme ai contenitori). In alternativa o se si preferisce usare i sacchetti, si può optare per una macchina per il sottovuoto, cioè una specie di aspiratore in grado di rimuovere l’aria e contemporaneamente sigillare ermeticamente le buste in cui è riposto il cibo.
È necessario sottolineare, però, che i sacchetti per il sottovuoto non sono quelli classici per gli alimenti, ma hanno una trama particolare e sono realizzati in polietilene oppure in alluminio. Ad ogni modo, sia i contenitori che i sacchetti rappresentano una soluzione efficace per il sottovuoto, anche se i contenitori presentano la possibilità di essere riutilizzati comodamente.
Come conservare i diversi alimenti sottovuoto?
La tecnica del sottovuoto può essere utilizzata per conservare diverse tipologie di alimenti, ma bisogna seguire qualche accorgimento e conoscere il periodo di conservazione per ciascuno di essi:
- Cibi crudi: gli alimenti che non sono stati ancora cotti possono essere conservati sottovuoto sia interamente che a pezzi. Dopo aver tolto l’aria, è necessario poi riporre il sacchetto o il contenitore nel frigorifero;
- Alimenti cotti: in questo caso, è necessario far raffreddare bene il cibo prima di effettuare il sottovuoto. Successivamente, è possibile riporlo in frigorifero oppure in freezer, se si ha intenzione di mangiarlo dopo diverso tempo;
- Formaggi e salumi: i formaggi freschi possono essere riposti in frigorifero sottovuoto per alcune settimane, mentre quelli stagionati fino a sei mesi a seconda del livello di stagionatura. I salumi sottovuoto, invece, hanno una durata di circa due o tre mesi;
- Pane: anche il pane fresco può essere confezionato sottovuoto, in modo da prolungare la sua freschezza e morbidezza fino ad una settimana dall’acquisto;
- Frutta e verdura: gli ortaggi possono essere conservati sottovuoto sia da crudi che da cotti, interi oppure già tagliati, così da averli pronti all’utilizzo. In frigorifero, frutta e verdura sottovuoto durano fino a quattordici giorni;
- Carne e pesce: la carne in genere deve essere consumata entro pochi giorni, mentre se conservata sottovuoto dura cinque o sei giorni. Allo stesso modo il pesce, ma è fondamentale pulirlo prima di procedere al sottovuoto;
- Funghi: è possibile congelare i funghi sottovuoto sia crudi, dopo averli ben lavati e asciugati, che cotti. In questo caso è bene versare nel contenitore anche il sughetto prodotto dalla cottura. La durata in entrambi i casi è di circa tre mesi.
In ogni caso, è sempre consigliabile apporre delle etichette sugli alimenti confezionati sottovuoto scrivendo la data di confezionamento. In questo modo è possibile sapere sempre entro quanto tempo bisogna consumarli ed evitare che essi possano perdere le loro caratteristiche organolettiche.
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