L’economia circolare è un concetto che associa lo sviluppo economico a un uso migliore delle risorse naturali, attraverso nuovi modelli di business sostenibili, non energivori e più a “misura del pianeta” ed attraverso l’ottimizzazione dei processi di produzione con una minore dipendenza dalle materie prime vergini (spesso estratte sfruttando natura ed esseri umani), privilegiando input più durevoli meno deperibili, riciclabili e rinnovabili.
Contrastando quell’obsolescenza che spesso ci “induce” a cambiare un prodotto ancora nuovo, si pensi per esempio al fenomeno del così detto “fast fashion” che tantissimi danni sta facendo agli esseri umani e al pianeta.
L’economia circolare si basa sul ripensare il modo in cui i prodotti sono progettati, prodotti e commercializzati per garantire l’uso intelligente e il recupero delle risorse naturali. Si tratta di un miglioramento dell’attuale sistema economico, volto a un nuovo rapporto con le risorse naturali e il loro utilizzo da parte della società.
È una proposta per aggiungere e mantenere il valore delle risorse e rigenerare l’ambiente, che cerca di produrre senza esaurire le risorse naturali e senza inquinare l’ambiente, preservando così il nostro pianeta.
Una definizione più attuale di economia circolare è in fase di sviluppo nell’ambito dell’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO). Secondo l’ente, “è un sistema economico che utilizza un approccio sistemico per mantenere il flusso circolare delle risorse, attraverso l’aggiunta, il mantenimento e la rigenerazione del loro valore, contribuendo allo sviluppo sostenibile.”
Quali sono le principali caratteristiche dell’economia circolare?
L’economia circolare va oltre l’ambito e il focus della gestione dei rifiuti e delle azioni di riciclaggio cercando di azzerare gli sprechi, puntando a un ambito più ampio che comprende tutto, dalla riprogettazione di processi, prodotti e modelli di business all’ottimizzazione dell’uso delle risorse.
Le caratteristiche principali sono: minimizzazione dell’estrazione delle risorse, massimizzazione del riutilizzo, maggiore efficienza nello sviluppo dei processi e nell’uso dei prodotti.
Qual è l’obiettivo dell’economia circolare?
L’obiettivo di un’economia circolare è quello di generare una gestione più efficiente delle risorse naturali esistenti, cioè di mantenere prodotti, componenti e materiali al loro massimo livello di utilità e valore in ogni momento, in un ambito economico di sviluppo sostenibile.
Quali sono i vantaggi di un’economia circolare?
Sostenibilità e maggiore giustizia sociale!
In un’economia circolare, i materiali sono utilizzati in una catena ciclica e le risorse naturali sono valorizzate in tutte le fasi della produzione, poiché l’obiettivo è quello di ridurre la loro estrazione e aumentare la loro disponibilità.
Pertanto, l’economia circolare ha il potenziale per invertire i danni ambientali come il riscaldamento globale e l’inquinamento, per esempio.
Non solo, come abbiamo già fatto presente, una società che privilegia la “lentezza” il ri-uso è una società che tenderà a sfruttare meno esseri umani e risorse del pianeta.
L’economia circolare contrasta la scarsità di prodotti generata dal modello lineare ed energivoro dell’economia fondata sulla “crescita infinita”, sul consumismo sfrenato e sulla concezione di avere a disposizione risorse (materie prime) infinite, sappiamo oramai da tempo che questi concetti sono sbagliati.
La sostenibilità e la valorizzazione delle risorse naturali si traducono in migliori condizioni di salute per gli esseri umani. Quindi, ci sono benefici per l’ambiente, la crescita economica e la popolazione.
Riduzione dei costi
La riduzione dei costi e il guadagno di competitività, che di conseguenza si traduce in una maggiore generazione di valore reale per tutta la società.
Nuove fonti di investimento, uso ottimizzato delle materie prime, meno rifiuti, maggiore creazione di posti di lavoro, maggiore efficienza operativa, crescita economica, consumo più cauto e consapevole dell’ambiente e opportunità per nuove imprese e creazione di posti di lavoro sono altri vantaggi del modello circolare.
Per le aziende, è un modo intelligente di dare un nuovo uso a risorse già esistenti.
Oltre a renderla più sostenibile, l’economia circolare rende i processi più redditizi e cerca di ripristinare le risorse fisiche e rigenerare le funzioni dei sistemi naturali, portando maggiori opportunità economiche e sociali.
Per raggiungere questi obiettivi, si devono osservare tre principi chiave: aggiungere, ripristinare e rigenerare il valore delle risorse naturali.
Questo è possibile attraverso la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali, con il ripristino e la rigenerazione delle risorse che prendiamo dall’ambiente (energia e materie prime), con la massimizzazione dei rendimenti dei costi – che porta alla riduzione dei rifiuti e alla circolarità delle risorse – e anche stimolando l’efficacia di questo sistema.
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