Dato che il cambiamento climatico continua ad essere una delle principali preoccupazioni per il pianeta, diventa sempre più importante investire nelle case ecologiche. Le abitazioni green, nello specifico, sono progettate e costruite tenendo conto del fattore sostenibilità, utilizzando materiali ecologici e puntando con decisione all’efficienza energetica.
Grazie ad esse, è possibile contribuire all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica e alla preservazione delle risorse naturali. Ma c’è un problema: in Italia il loro numero è ancora molto basso.
Case green: in Italia il dato è ancora basso
Stando alle indagini ufficiali, in Italia il numero di immobili green è ancora basso, dunque siamo lontani dai dati macinati da altri paesi europei. Nello specifico, nella Penisola soltanto il 25% delle case può contare su una classe energetica in linea con i dettami della tutela ambientale e del risparmio. Il restante 75% degli immobili, infatti, entra nella lista degli edifici con palesi sprechi energetici, per via di una struttura non ottimizzata (con una classe energetica dalla G alla E). Questo risulta un problema piuttosto rilevante date le nuove direttive dell’UE in merito alla transizione ecologica.
Se si considera la situazione a livello geografico, ci sono alcune città più virtuose di altre. Bologna vince questa particolarissima classifica, ma si fanno notare in chiave positiva anche Torino e Firenze. Ci sono ovviamente anche alcuni centri urbani che spiccano in negativo, fra i quali si trova ad esempio Milano, insieme a Palermo, Genova e Roma. Ovviamente tutta questa situazione impatta anche sui costi delle case in vendita: stando alle ricerche, infatti, le abitazioni con una classe energetica elevata acquisiscono un valore sul mercato superiore del 27% rispetto alle altre.
Quali sono i fattori che rendono green una casa?
Ci sono alcuni fattori che rendono green una casa. Si parla ad esempio della tecnologia intelligente, considerando che la domotica e l’Internet delle Cose (IoT) consentono di abbattere i consumi energetici, riducendo così gli importi in bolletta e aiutando ad andare incontro al pianeta. Un altro elemento chiave è il già citato efficientamento energetico, ovvero la capacità dell’immobile di ridurre gli sprechi di energia in fase di riscaldamento e di raffrescamento. Inoltre, si potrebbe pensare di effettuare un cambio del fornitore di energia elettrica, magari optando per uno maggiormente impegnato a fornire energia da fonti sostenibili.
Non potremmo poi non citare il tema relativo all’illuminazione domestica. In tal senso, il consiglio è di optare per le lampadine LED, che permettono a loro volta di risparmiare sui consumi elettrici, aumentando anche la durata delle lampade nel tempo. Altri elementi da considerare sono l’arredo ecosostenibile, che comprende anche pratiche come il riuso creativo, e le vernici naturali. Queste ultime sono a base d’acqua e, di conseguenza, non causano problemi in quanto non sono tossiche.
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