Cammino di Santiago e Via Francigena: un racconto di viaggio tra “sacro e profano”
Qualcuno li chiama pellegrinaggi, altri cammini, per alcuni sono viaggi mistici mentre per altri sono esperienze di vita che fortificano il corpo e la mente.
Chiamateli come volete ma queste antiche piste ogni anno attirano decine di migliaia di persone in gran parte ragazzi, riscuotendo feedback positivi crescenti. Sono i percorsi che si snodano lungo antichi sentieri che in tempi antichi venivano attraversati da fedeli che avevano fatto un voto di giungere a piedi in un luogo simbolo della cristianità, in segno di riverenza e penitenza.
Le versioni ‘moderne’ si discostano dalla visione originale anche se rimane sempre un’esperienza alla ricerca di qualcosa che chiamasi: ‘io’ o ‘dio’ poco importa ed è per questo che assieme ad altre ragioni (crisi modello occidentale, turismo naturale ecc…) ha portato negli ultimi decenni tante persone a fare esperienze di questo tipo lungo queste antiche vie. Ne esistono un po’ ovunque in tutta Europa ma i più importanti e conosciuti sono due: la via Francigena e il Cammino di Santiago. La prima si trova in Italia, Francia, Svizzera e Regno unito e collega Canterbury con Roma per una lunghezza totale di più di 3000 km è un tempo stimato di percorrenza di 131 giorni, in realtà la via francigena è un insieme di vie ed è quindi possibile ‘accorciare ‘il tragitto non essendo da tutti avere 4 mesi di tempo da dedicare ad un pellegrinaggio ‘laico’ o ‘religioso’ che sia. Noi per la cronaca ci concentreremo sul percorso italiano.
Il Cammino di Santiago attraversa per circa 800 km Francia e Spagna fino a Santiago de Compostela in Galizia e nella variante portoghese va da Lisbona fino al capoluogo gallego.
Via Francigena un viaggio nel cuore autentico dell’Italia
Un percorso millenario quello che sin da prima dell’anno mille i pellegrini provenienti da vari paesi europei percorrevano fino alla Città Eterna capitale della cristianità e sede del papato: Roma. Idealmente il tracciato partiva dal Regno d’Inghilterra, ma ogni fedele in realtà lo percorreva raggiungendo uno dei vari punti di partenza che sono rappresentati dalle tappe di un cammino dal percorso mai veramente certo. Vista la varietà di percorsi che si perdono nei secoli è infatti impossibile tracciare una via ufficiale è possibile però attraverso documenti tramandati nei secoli dai religiosi capire i posti che lambiva e i paesi che attraversava. Nella versione moderna il percorso ufficiale (o i percorsi) attraversa luoghi di importanza storico e paesaggistica unica che, solo nel tratto italiano e nelle varianti ‘via francigena del centro-nord’ e ‘via francigena del sud’, si snodano in 1800 km di tradizioni, enogastronomia e natura in cui è possibile ritrovare la parte più vera e genuina del nostro fantastico paese.
Rinascita in chiave moderna
Il recupero della ‘Via francigena’ è storia recente degli ultimi 20/30 anni in parallelo allo svilupparsi di un tipo di turismo legato maggiormente alla natura e all’escursionismo e al trekking. Il successo della versione moderna di questo pellegrinaggio è crescente e si stima che le persone che percorrono ogni anno i vari tratti sono più di 50 mila provenienti da tutto il mondo.
La persona ‘tipo’ che decide di fare questa esperienza non è certo il pellegrino dell’anno mille colto da visione mistica o da desiderio di penitenza, il significato religioso rimane per alcuni mentre per altri si tratta di un’avventura da percorrere soli o con buoni amici, dove poter far nuove conoscenze lungo tracciati di straordinaria bellezza e dove alla fine di ogni tappa è possibile rifocillarsi con l’eccezionale varietà enogastronomica di cui il nostro paese vanta.
È Possibile percorrere la via francigena da Nord partendo dal Passo del Gran San Bernardo o da Sud iniziando il percorso da Brindisi, a piedi o in bicicletta e/o scegliendo alcuni tratti anche separati servendosi dei mezzi di trasporto pubblico per raggiungerli. Lungo l’intero percorso sono presenti ‘alloggi per i pellegrini’ o strutture convenzionate con prezzi concordati in modo da offrire un’ospitalità economica o con una semplice offerta.
Il passaporto del pellegrino
Richiedere la credenziale è essenziale per prima cosa per essere ‘ufficiale’ poi non meno importante per ricevere gli sconti per dormire e il ristoro nelle case del pellegrino e di tutti gli esercizi convenzionati. La credenziale elencherà le motivazioni che vi sono dietro questa scelta di percorrere la Via Francigena e il Codice Etico da rispettare per essere considerato un ‘buon pellegrino. Ultimo ma di un importante significato simbolico quello di farsi apporre il timbro alla fine di ogni tappa: negli uffici del turismo, nella casa del pellegrino o nelle parrocchie. Arrivati a Roma se avete fatto i bravi sempre con la Credenziale debitamente timbrata potrete ottenere il Testimonium, ovvero il documento ufficiale che attesta il vostro pellegrinaggio che viene concesso a chi ha fatto almeno gli ultimi 100 km del percorso a piedi o 200 km in bici.Il Cammino di Santiago
Nessun altro percorso al mondo unisce in un perfetto mix sacro e profano come il Cammino di Santiago (Spagna); un’esperienza religiosa per alcuni, sportiva e di vita per altri, unica per tutti. Se ogni anno attira più di 200 mila pellegrini o viaggiatori provenienti da tutto il mondo ci sarà un motivo?! Lungo il percorso più conosciuto, riconosciuto come patrimonio dell’Unesco, lungo circa 800 km che separano Puente la Reina in Navarra da Santiago del Compostela il capoluogo della Galizia, si sono vissute negli anni storie di amicizia, di amore o di viaggi in pura solitudine come nello spirito originario del pellegrino religioso.
Accoglienza e simboli
L’organizzazione con il tempo si è raffinata e per tutte le tappe è possibile soggiornare negli ostelli religiosi dove spesso è sufficiente fare un’offerta o pagare un prezzo comunque economico, ma naturalmente se siete provvisti della credenziale che gli aspiranti pellegrini possono ritirare da apposite associazioni riconosciute in un elenco (clicca qui), queste vanno fatte timbrare ad ogni tappa. Arrivati a Santiago se si è in regola con i timbri e con il minimo consentito di percorso (100 km a piedi e 200 km in bici) è possibile ritirare la Compostela ovvero il certificato o pergamena ufficiale che attesta dell’avvenuto pellegrinaggio. Simbolo per eccellenza del cammino è la Concha (conchiglia) che i pellegrini portano per tradizione legata al collo e il bastone del pellegrino.
Itinerario spagnolo e portoghese
Il percorso che va dai Pirenei fino a Santiago o per alcuni fino a Fisterra, è senz’altro quello più famoso ma esiste anche un itinerario alternativo e altrettanto suggestivo che parte da Lisbona, capitale del Portogallo, ed arriva anch’esso in Galizia, per una lunghezza di circa 630 km ed un’affluenza di pellegrini stimata in circa 30 mila unità.
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