Ogni genitore si sarà fatto questa domanda una volta nella vita: che mondo sto lasciando ai miei figli?
Oltre all’economia e agli equilibri politici internazionali, ad impensierire ciascun cittadino è la salute del pianeta. Per fortuna, chi si pone il problema è già sulla buona strada per diventare un eco-genitore. Ma cosa vuol dire e quali sono le azioni che ogni aspirante “genitore green” dovrebbe compiere? Scopriamolo insieme.
Il green parenting
Il green parenting è un movimento che cammina a braccetto con l’ambientalismo. La cosiddetta “genitorialità verde” nasce da una preoccupazione importante, confermata da uno studio recente condotto presso l’Università di Lund, in Svezia. I ricercatori hanno calcolato il peso di ogni figlio in termini di impatto ambientale. La produzione e lo smaltimento degli alimenti, dei giocattoli e dei vestiti per neonato acquistati dai genitori moderni per ciascuno dei loro figli, immettono circa 58,6 tonnellate di CO2 all’anno in atmosfera. E i bambini di Paesi industrializzati come gli Stati Uniti, inquinano 160 volte più di quelli che nascono in Paesi via di sviluppo come la Namibia o il Bangladesh. Insomma, ogni genitore che aspira a diventare “bio” ha una sfida estremamente complessa davanti a sé. Ma quali sono le azioni che ciascuno di noi dovrebbe compiere per salvaguardare il pianeta?
I prodotti più inquinanti
I prodotti per l’infanzia, giocattoli di plastica e vestiti per neonato in primis, sono tra quelli a maggior impatto ambientale. Il motivo? Durano soltanto poche settimane prima di essere dismessi. Tra gli elementi più inquinanti in assoluto figurano anche i pannolini usa e getta: questi impiegano ben 500 anni per decomporsi e, durante i primi 3 anni di vita, ciascun bambino ne utilizza almeno 2.000. I pannolini costituiscono un vero e proprio problema in termini di smaltimento. Pannolini, abiti e giocattoli, inoltre, provengono quasi sempre da Paesi lontani e vengono trasportati con navi, aerei e camion che rilasciano sostanze inquinanti in atmosfera. Per fortuna, i bambini, con particolare riferimento a quelli più piccoli, riescono a divertirsi con poco. Proprio per questo motivo, non vale la pena riempirli di oggetti inutili. Lo stesso discorso vale per l’abbigliamento: riempire l’armadio di vestiti che durano una sola stagione è antieconomico e, soprattutto, dannoso per l’ambiente.
Adottare un nuovo stile di vita
Per diventare genitori green dovremmo prendere ispirazione dai nostri nonni: acquistare pochi giocattoli, possibilmente realizzati con materiali naturali come la stoffa e il legno; preferire abiti in fibre naturali e di seconda mano, magari già utilizzati in passato da fratelli e sorelle maggiori. Sarebbe opportuno anche tornare a riparare e rammendare ciò che si rovina o si rompe, in modo da prolungare la vita di vestiti e oggetti. E quando c’è da acquistare qualcosa di nuovo, meglio far prevalere la regola del poco ma buono. E per quanto riguarda gli alimenti? Le mamme e i papà che vanno a fare la spesa dovrebbero prendere spunto dalle persone con qualche anno in più, cercando di preferire sempre la frutta e la verdura di stagione (qualitativamente migliori rispetto ai vegetali coltivati in serra, a loro volta riscaldate con stufe alimentate con combustibili che producono gas nocivi) e privilegiando i prodotti sfusi a quelli confezionati (gli imballaggi di plastica inquinano e sono difficili da smaltire). Per la stessa ragione sarebbe meglio consumare acqua del rubinetto, che nel nostro Paese è potabile e controllata quasi ovunque.
Le piccole abitudini da insegnare ai bambini
Una delle sfide più importanti in assoluto è insegnare ai bambini ad economizzare sull’acqua. Ogni genitore green dovrebbe abituare i figli a chiudere il rubinetto quando si insapona le mani o si lava i denti. Tra meno di mezzo secolo la disponibilità di acqua per ogni abitante del pianeta sarà circa la metà! Inoltre, quando possibile, sarebbe opportuno organizzare le attività dei bambini in luoghi raggiungibili anche senza auto. È importante che i bambini si abituino quanto prima a camminare a piedi e a raggiungere luoghi come la scuola, il campo sportivo o le abitazioni degli amichetti per conto proprio. La salute dei bambini ringrazierà! Uno degli aspetti più importanti e sottovalutati è quello relativo alla carta di libri e quaderni. Sarebbe opportuno optare per quaderni realizzati con carta riciclata e/o dotata di certificazione FSC (certificazione internazionale e indipendente, specifica per il settore forestale e i prodotti legnosi).
Potrebbero interessarti:
- Pannolini biodegradabili e riutilizzabili una necessità green
- Lista nascita con tessuti naturali ed ecosostenibili
- Come insegnare ai bambini il rispetto per l’ambiente?
- 5 caratteristiche da considerare prima di acquistare delle scarpe per neonato e per bambini
- Come scegliere la bici per i bambini?
- Laboratori creativi per bambini usando materiali di riciclo