L’architettura organica vivente (a volte definita architettura biologica se riferita a come costruire gli edifici) è un modo di costruire case a misura d’uomo nel rispetto dell’ambiente
L’ambiente che ci circonda influenza il nostro stato d’animo e condiziona il nostro umore, è da questa semplice affermazione che partono gli architetti che aderiscono ai principi dell’architettura organica vivente.
Anche se a volte non ce ne rendiamo conto, il nostro corpo percepisce ciò che avviene intorno a noi ad un livello profondo ed interagisce col mondo esterno con un costante scambio di energie.
Ne è una dimostrazione evidente la meteoropatia, ovvero il fatto che sia più facile essere positivi in una bella giornata di sole piuttosto che in una cupa e piovosa giornata invernale.
Da questi semplici principi parte l’architettura organica vivente che intende restituire armonia al nostro modo di costruire e vivere gli spazi abitativi delle nostre città.
Gli ambienti interni contano, in generale un ufficio ben arredato e luminoso renderà gli impiegati più distesi e tranquilli, di conseguenza più produttivi.
Pensate di dover lavorare otto ore al giorno in un palazzo con una architettura brutta, angusta, tetra e con degli uffici dal design grigio, stretto, senza luce o con finestre piccole, senza piante, pensate a cosa può voler dire abitare in un quartiere dall’architettura tutta uguale, non curata, senza luoghi di aggregazione, costruito come quartiere dormitorio e non a misura delle donne e degli uomini che ci vivono ed abitano le città.
Architettura, arredamento degli spazi esterni ed interni delle nostre case dovrebbero sempre essere pensati per gli adulti ed i bambini che ci abitano.
L’architettura influenza le nostre vite è uno dei concetti chiave dell’architettura organica vivente
Non è da sottovalutare l’importanza dell’architettura nella vita delle persone.
Nella costruzione delle nostre città non dovrebbero mai mancare:
- piazze,
- luoghi di aggregazione,
- giardini e spazi verdi per far giocare i bambini.
Luoghi pensati per stare insieme, parlare, fare attività fisica (sappiamo bene quanto è importante fare sport per la nostra salute e per vivere sani) spazi armoniosi immersi nel verde e non nel cemento.
Un’architettura costruita per l’umanità e non contro l’umanità, e l’essere umano ha bisogno del verde, di fiori, della vegetazione, di spazi aperti e di forme armoniche rassicuranti e rilassanti, magari con corsi d’acqua oltre ai giardini urbani, anche i colori nell’architettura sono fondamentali.
Pensa adesso alla maggior parte dei nostri quartieri, all’architettura “popolare” e meramente funzionale.
Spesso le forme degli edifici moderni sono minimali, spigolose, in contrasto con l’armonia che dovrebbe governare le nostre vite quotidiane.
È questo il punto che il concetto di Architettura Organica Vivente cerca di sviluppare: il ritorno al proprio io anche attraverso forme e stili architettonici simili alla natura. Per vivere senza stress ed in armonia negli spazi che viviamo tutti i giorni.
Che cos’è l’Architettura Organica Vivente: un pò di storia
Lo stile delle moderne costruzioni è andato in una direzione molto standardizzata, spesso a basso costo con materiali edilizi e d’arredo non di prima qualità, soprattutto perché nell’architettura si è guardato più alla funzionalità, ma benessere, creatività e piacevolezza devono rientrare a pieno titolo nell’architettura che dovrebbe avere come scopo quello di creare edifici, palazzi ed appartamenti belli, funzionali e a misura d’uomo e d’ambiente.
Rudolf Steiner il fondatore dell’architettura organica vivente
Rudolf Steiner, nato nella città di Murakirály (città Croata) nel febbraio del 1861 morto a Dornach (Svizzera) il 30 marzo 1925, è considerato il padre dell’antroposofia (una dottrina che interpreta la realtà come una manifestazione spirituale in costante evoluzione osservabile tramite osservazioni esoteriche), dell’agricoltura biodinamica ed della cosiddetta Architettura Organica (ecologica) Vivente, sosteneva che l’architettura dovesse essere uno specchio del proprio creatore (l’uomo), esternando la sua immagine più autentica rappresentata dalla continua ed armonica evoluzione di corpo, mente ed anima, in un insieme coerente con l’ambiente circostante.
L’architettura biologica (un quasi sinonimo di architettura organica vivente) come specchio e reazione della società
Secondo la teoria di Steiner, l’uomo si è talmente proteso verso le macchine che ha riportato nelle sue opere, incluse quelle architettoniche, la loro freddezza e la loro linearità.
D’altronde, se effettivamente le creazioni dell’uomo rispecchiano la sua anima, non poteva essere altrimenti:
la società sembra avere per lungo tempo abbandonato i valori più intimi dell’essenza umana in favore di un atteggiamento votato a praticità, funzionalità e semplificazione, tutti elementi riconducibili più alle macchine che alle persone.
Un passaggio che ha accompagnato tutto il secolo scorso: dopo un periodo culminato con le opere di Gaudì, sinuose e creative, le strutture hanno subito una standardizzazione che ancora oggi persiste.
La nuova vita dell’architettura organica vivente e biologica
Un ritorno all’interiorità per vivere in ambienti ed edifici in armonia con le persone e l’ambiente
L’architettura organica vivente è un concetto che torna prepotentemente a far parlare di sé, grazie anche alla presa di coscienza di molti che tornano ad interessarsi dell’ambiente ed a promuovere iniziative concrete per la sua tutela e salvaguardia.
Come del resto si torna a parlare di architettura green ed eco sostenibile, di bio-architettura, come si parla di NUOVI MATERIALI EDILI, per costruire case non in cemento, non spigolose ma armoniche, VIVE, case che “respirano” con i propri abitanti, edifici che invitano a rilassarsi e a rispettare l’ambiente, per esempio le case in legno sono di grande attualità nel mondo dell’architettura green ed innovativa oppure pensiamo al fenomeno al momento prevalentemente americano delle così dette micro case, tutti segnali che vanno verso una riscoperta della tutela ambientale a partire dai luoghi urbani.
L’architettura organica vivente può essere vista come un ritorno ad una concezione più profonda ed intima del rapporto con sé stessi e con la natura, che si traduce anche nella progettazione di edifici più vivi.
Colori e forme sinuose sono fondamentali nei principi dell’architettura organica vivente
Le strutture architettoniche che nascono secondo la filosofia propria dell’architettura organica vivente abbandonano il bianco ed il grigio a favore di colori vivi e potenti, che evocano i colori della madre terra, mentre le linee rette e gli spigoli lasciano spazio a forme più armoniose ed arrotondate.
Colori e forme rispecchiano cuore e corpo, in uno stile gioioso che si propone come un inno alla vita ed alla diversità intesa come fonte principale di creatività, anche questo è l’architettura organica vivente un modo per dare nuove forme ai nostri spazi abitativi.
Chiudiamo con questo articolo con un video che abbiamo trovato interessante per chi vuole saperne di più: Forma e flusso alcuni architetti staineriani che progettano e costruiscono spazi abitativi sulla base dei principi dell’architettura organica vivente. Buona visione.
Architettura organica vivente cosa significa veramente
L’architettura organica vivente è un concetto che si riferisce ad un tipo di architettura biologica che si ispira alla natura e ai principi dell’organismo vivente, come la crescita, la riproduzione, l’adattamento e l’evoluzione. In questo tipo di architettura, gli edifici sono progettati per adattarsi e integrarsi nell’ambiente circostante in modo armonioso, come se fossero organismi viventi che crescono e si sviluppano in modo naturale.
L’architettura organica vivente si basa su principi di sostenibilità e rispetto per l’ambiente, e spesso utilizza materiali naturali e tecniche di costruzione tradizionali. Inoltre, gli edifici organici viventi sono spesso progettati per interagire con le persone che li utilizzano in modo confortevole e armonioso, creando spazi che stimolano la creatività e il benessere.
L’architettura organica vivente si propone di creare edifici che rispettino l’ambiente circostante e che siano in armonia con la natura, con l’obiettivo di creare spazi che siano non solo belli e funzionali, ma anche sani e rigenerativi per le persone che li utilizzano.
Architettura Organica Vivente le città che la applicano
L’architettura organica vivente è un concetto relativamente nuovo nell’ambito dell’architettura, e quindi non ci sono molte città che hanno applicato completamente questo tipo di approccio. Tuttavia, ci sono alcune città in cui l’architettura organica vivente è stata applicata in modo parziale o in alcuni edifici specifici.
Barcellona, Gaudì e l’architettura organica vivente
Una di queste città è Barcellona, in Spagna, dove l’architetto Antoni Gaudì ha creato numerosi edifici organici viventi nel tardo 19° e primo 20° secolo. L’opera più famosa di Gaudì è la Sagrada Familia, una cattedrale che si ispira alla natura, con le sue forme organiche e le sue decorazioni che richiamano le forme degli alberi, delle foglie e dei fiori. Gaudì ha utilizzato materiali naturali come la pietra e il ferro per creare quest’opera maestosa che ancora oggi attira visitatori da tutto il mondo.
Singapore ha in parte applicato l’architettura organica vivente
Un’altra città che ha applicato l’architettura organica vivente è Singapore, dove il giardino botanico di Gardens by the Bay è stato creato con l’idea di creare un ambiente urbano sostenibile e rigenerativo. Il giardino è stato costruito con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e di aumentare la biodiversità urbana, utilizzando tecniche di architettura bioclimatica e di agricoltura urbana. Inoltre, il giardino utilizza fonti di energia rinnovabile come il solare e l’eolico per alimentare le sue strutture, dimostrando l’importanza di considerare l’ambiente circostante durante il processo di progettazione.
Portland ha un edificio organico vivente
Un altro esempio è la città di Portland, negli Stati Uniti, dove è stata costruita la Cascadia Center for Sustainable Design and Construction, un edificio organico vivente progettato per essere a energia zero e per ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’edificio è stato costruito utilizzando materiali naturali e tecniche di costruzione sostenibili, come l’utilizzo di materiali riciclati e di tecniche di isolamento naturale. Inoltre, l’edificio è dotato di un sistema di raccolta dell’acqua piovana e di un sistema di energia solare per alimentare le sue strutture.
L’architettura organica vivente rappresenta un’evoluzione dell’architettura moderna, in cui la natura e l’uomo collaborano per creare spazi urbani sostenibili e rigenerativi.
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