Un fenomeno incredibile e affascinante quello delle aurore boreali, conosciute anche come luci del nord, sono uno spettacolo celeste affascinante e misterioso che danza nel cielo notturno delle regioni artiche e subartiche. Questo fenomeno naturale straordinario è il risultato dell’interazione tra particelle cariche provenienti dal vento solare e gli atomi nella nostra atmosfera terrestre. Il risultato è uno spettacolo di colori e luci caleidoscopiche che dipingono il cielo notturno con un’aurora incantevole.
Questo fenomeno si verifica principalmente in aree geografiche vicine ai poli, tra cui la Lapponia, una vasta regione settentrionale che attraversa la Norvegia, la Svezia, la Finlandia e la Russia. Queste regioni si trovano a latitudini molto elevate, in cui le notti invernali sono lunghe e buie, creando l’ambiente ideale per osservare le aurore boreali. La Lapponia finlandese, in particolare, è una delle mete preferite per coloro che desiderano assistere a questo spettacolo naturale straordinario. Sono più frequenti durante i mesi invernali, quando le notti sono più lunghe. Il periodo ideale per osservarle si estende solitamente da settembre a marzo, con il picco delle attività aurorali che si verifica solitamente te tra novembre e febbraio. In questi mesi, le condizioni atmosferiche e le ore di oscurità creano l’ambiente perfetto per cacciare l’aurora nel cielo notturno della Lapponia. Occasionalmente si può osservare anche in Italia, negli ultimi tempi con una colorazione rosso/rosacea.
Per saperne di più su questa esperienza magica, abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Allori, accompagnatore turistico e tra i fondatori di naturalmania.it. Alessandro ha recentemente fatto un viaggio emozionante nella Lapponia finlandese ed ha avuto l’opportunità di ammirare dal vivo le aurore boreali in tutto il loro splendore. Nella nostra intervista esclusiva, condividerà con noi le sue esperienze e riflessioni su questo fenomeno straordinario.
Continuate a leggere per scoprire le meraviglie delle aurore boreali attraverso gli occhi di chi le ha viste vissute di persona.
Con che aspettative sei partito per la Lapponia? Raccontaci come ci sei arrivato?
“Ho scelto di partecipare ad un viaggio organizzato con un famoso tour operator specializzato in viaggi avventura, quindi diciamo più a carattere informale di uno classico. Io in genere ho sempre viaggiato con amici o da solo, ho voluto mettere il mio lato ‘orso’ e individualista per condividere un’esperienza in un luogo insolito, anche se nel continente europeo, ovvero quello delle aurore boreali. Abbiamo fatto come prima tappa Helsinki. La capitale della Finlandia onestamente parlando non merita più di un giorno, è un luogo dove sicuramente si vive bene perché moderna e con tutti i servizi, pulita e poco caotica, ma esteticamente è più fredda della sua temperatura. Palazzi un po’ sovietici, molto cubitali e non troppi monumenti degni di nota, uno tra tutti la Chiesa del Temppeliaukio o Chiesa nella roccia suggestiva, la Cattedrale e la piazza del Senato. Per il resto ci sono dei bei parchi che danno sull’ampia baia, fatta di tanti isolotti, su cui si affaccia la capitale finlandese. Il giorno dopo abbiamo preso il volo per Ivalo (Lapponia) per poi prendere il bus fino ad Inari dove abbiamo soggiornato in un Hotel con camere e appartamenti, dove tra l’altro lavora personale italiano. Lì abbiamo soggiornato due notti, in attesa del grande evento…”.Come è stato il viaggio nella Lapponia finlandese? Ci sono particolari luoghi che hai visitato e che hai trovato straordinari?
“Io che per lavoro ogni anno vado nell’arcipelago delle Azzorre amo i paesaggi in cui la natura ha un impatto forte e preponderante rispetto
alle attività antropiche. La Lapponia è un posto di questi, qua la natura comanda e condiziona nel bene o nel male la vita degli uomini da millenni. Da queste parti infatti vivono i Sami, antico popolo che vive in queste terre da almeno un millennio. Il loro numero attuale è attorno alle 70 mila persone e sono divisi tra quattro stati: Finlandia, Norvegia, Svezia e Russia. I mestieri tradizionali di questo popolo sono legati indissolubilmente alla natura, ovvero allevatori di renne, pescatori e cacciatori. Il paesaggio la fa da padrona, distese pianeggianti di abeti e betulle che si alternano a laghi e corsi d’acqua inesorabilmente ghiacciati che nella primavera estate si diventano il tripudio della natura. E’ facile spesso imbattersi in branchi di renne, scoiattoli, lepri artiche, ma non solo ci sono anche tanti lupi e orsi che in questo caso è meglio non incontrare, altrettanto rare sono le meravigliose alci. Ma anche tanta luce e colori, un firmamento che nelle serate senza nuvole, complice lo scarso inquinamento luminoso, regalano firmamenti da favola”.Durante il tuo viaggio, hai avuto l’opportunità di partecipare a attività specifiche per osservare le aurore boreali? Puoi raccontarci un po’ di più su queste esperienze?
“L’unica esperienza specifica è stata in realtà quella più fallimentare. Siamo stato a fare un trekking notturno che ci ha portati dopo mezz’ora di cammino circa ad un rifugio sul lago, ma il cielo era completamente coperto dalle nuvole e allora ci siamo limitati ad osservare il lago ghiacciato con la luce lunare che filtrava potente dalle nuvole. Per consolarci all’interno del rifugio ci hanno cotto delle salsiccia finlandesi alla griglia da mangiare con la senape. In realtà poi ci siamo accorti, una volta tornati in hotel, che l’aurora esce quando vuole e soprattutto quando meno te lo aspetti. Delle persone andate a fumarsi la sigaretta della buona notte hanno visto per prima delle insolite scie luminose, prima bianche poi sempre più verdi, fare capolino dalle nuvole. Le grida ci hanno portato fuori dai letti, fatto rivestire e siamo corsi quindi al laghetto vicino per vedere finalmente lo spettacolo delle luci del nord. Prima regola quindi mai aspettarle in momenti fissi, seconda regola controllare con la macchina fotografica la loro presenza. Dovete sapere che ancor prima di vederle ad occhio nudo, le nostre macchine fotografiche le posso percepire. Ed ecco finalmente lo spettacolo, che si è ripresentato per altre due notti. Le abbiamo ammirate vicino a dei corsi d’acqua, in punti con poca luce e ci siamo meravigliati delle forme che prendevano e dei cambiamenti repentini che avevano. L’orario è stato in genere dalle 23 alle 01 di notte, esistono delle app specializzate che segnalano la probabilità di vederle. Ma a me piace pensare che anche in questo caso è la natura a decidere per prima ed autonomamente”.
Le aurore boreali possono variare notevolmente in termini di colori e forme. Hai notato alcune particolarità o variazioni interessanti durante le tue osservazioni?
“Sono come dei fantasmi che cambiamo forme e colori in brevissimo tempo. Ondeggiano da un capo all’altro, a volte sfilacciate altre compatte. Va da un colore biancastro al verde rubino, ma pare ci siano anche bianche o rosse tendenti al rosa, come quelle osservate i primi di novembre 2023 nel nord Italia”.
Cosa consiglieresti a coloro che desiderano pianificare un viaggio in Lapponia per vedere le aurore boreali? Ci sono suggerimenti o raccomandazioni che vorresti condividere?
“Innanzitutto, tappatevi bene! Il freddo è secco, quindi anche se si arriva facilmente a -15 si sente senz’altro meno, ma questo non vuol dire che non vi dobbiate attrezzare bene con tutte termiche, calzamaglie, guanti e cappelli, calzini termici. Una torcia frontale per i trekking notturni, scarponcini da neve. Ma niente di impossibile. Partite se siete amanti dei posti molto naturali, è un viaggio relativamente semplice, ma non per tutti. Evitate, a meno che non possiate farne a meno, i mesi di punta come Natale e Capodanno. Sappiate che siete in un posto dove la gente è silenziosa e non urla, quando siete al ristorante se potete non fate cori da stadio, ma una cosa giusta in fondo alla fine gli italiani gli stanno simpatici. Adottate lo spirito del viaggiatore che sa adattarsi ed ha voglia di conoscere e condividere le usanze del posto. Se non siete vegetariani o vegan, assaggiate la renna e il salmone, la cucina è semplice ma curata. Le confetture ai mirtilli ed ai frutti di bosco vanno assolutamente provate. E’ un paese ricco con buoni stipendi, quindi partite sapendo quello a cui andrete incontro, quindi il prezzo medio di un espresso è 3 euro e cinquanta”.
Ritieni che questa esperienza in Lapponia abbia influenzato il tuo rapporto con la natura e la tua percezione del mondo naturale?
“Più che influenzato lo ha confermato. Adoro i posti in cui vi sia un rapporto natura/uomo equilibrato o dove quest’ultimo è uno degli attori in campo a creare un quadro armonico. Ben inteso che solo i Lapponi possono vivere da queste parti, ci devi essere nato e devi accettare questo contesto, terribilmente bello ma anche terribilmente isolato ed amarlo tanto da sentirti parte integrante di esso”.
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